Skip to content

Roma e Papa Francesco: la Città Eterna che dipinge la Storia

Roma, tre scorci di paesaggio della Citta Eterna
Roma, tre scorci di paesaggio della Citta Eterna

Per l’ennesima volta nella sua storia la città di Roma si troverà ad affrontare, e sta tuttora affrontando, una sfida dal punto di vista urbanistico, amministrativo e logistico degno della capitale e della gloria imperiale del suo passato.

Roma, i funerali di papa Francesco e le sfide dei grandi eventi

Nell’anno 2025 Roma deve sostenere lo svolgimento del Giubileo, evento che si svolge ogni 25 anni e che richiama nell’Urbe diversi milioni di persone nel corso dell’anno giubilare, ma non è l’unico evento. La morte di papa Francesco ha portato la Capitale a dover sostenere una sfida organizzativa che richiede il massimo impegno e la massima cooperazione di tutti. Oltre un milione di persone arriverà nella Basilica di San Pietro tra il 23 e il 26 aprile. Numerosi fedeli, turisti e curiosi affolleranno la piazza ma anche via della Conciliazione e le strade limitrofe portando la struttura organizzativa italiana e della Città del Vaticano a trovare i propri limiti e, se necessario, superarli. Il 25 aprile, nonostante il lutto nazionale, ci saranno cortei e manifestazione e in città arriveranno 120 mila ragazzi per il Giubileo degli Adolescenti. Sabato 26 aprile tutto il pianeta guarderà a Roma, la città, che ancora una volta nella sua storia, diventa il centro del mondo. Da oltre 2000 anni la capitale d’Italia continua a essere la cornice protagonista del quadro della storia. Per i funerali di Papa Francesco saranno presenti 170 delegazioni da altrettanti paesi. Se si pensa che le Nazioni Unita contano 193 membri più il Vaticano che è osservatore, si ha l’idea che quasi tutto il mondo invierà dei propri rappresentanti a Roma.

I grandi del mondo in Piazza San Pietro

Ci sarà il principe William, il presidente americano Donald Trump e quello ucraino Zelensky. È ancora incerta la presenza di Xi Jinping ma anche se non dovesse esserci il presidente, la Cina invierà comunque una delegazione. Confermata invece la presenza del presidente francese Macron. Ci saranno Milei e Lula, già presente anche ai funerali d Giovanni Paolo II quando pronunciò la frase “è il minimo che un operaio possa fare per un altro operaio”. Saranno presenti le più alte cariche dello Stato e ci saranno, nella stessa piazza, seduti gli uni accanto agli altri, rappresentanti di nazioni tra loro ostili. Così come avvenne nel 2005 in occasione degli ultimi funerali di un papa regnante, quelli di Giovanni Paolo II, si tratta di un evento straordinario, forse un piccolo miracolo laico.

I numeri

L’impegno per Roma non finisce qui. Immediatamente dopo inizierà la procedura per il Conclave, si dovrà fronteggiare l’evento del concerto del primo maggio e si punterà all’elezione del nuovo papa. Sabato 26 aprile la sicurezza sarà garantita da circa 2000 tra effettivi delle forze dell’ordine e delle forze armate, oltre 100 vigile del fuoco, 9 squadre mediche e un numero consistente di medici e infermieri dislocati in piazza San Pietro e via della Conciliazione. Saranno distribuite bottigliette d’acqua e ci saranno 700 bagni chimici. Sulla città ci sarà la No Fly Zone anche per i droni con aerei dell’aeronautica e incorociatori della marina a pattugliare cieli e mari. Saranno incrementate anche le corse del trasposto pubblico per cercare di arrecare meno disagi possibili ai cittadini che per forza di cose, devono vivere e lavorare anche in quei giorni. Il sistema organizzativo funzionerà con la collaborazione di tutti gli enti coinvolti a iniziare dal comune che partecipa quotidianamente al comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza.

Roma la Città Eterna che dipinge la Storia

Quando il 2 aprile 2005 morì Giovanni Paolo II Roma si trovò a gestire in 6 giorni un flusso di oltre 5 milioni di persone con altrettanti capi di stato e di governo presenti ai funerali. Arrivò, nella tarda serata del 7 aprile il presidente americano George W. Bush e l’8 aprile gli occhi del mondo erano puntati sulla Città Eterna. Numeri impressionanti, allora come oggi, numeri che dicono che la tela del quadro della storia continua a essere dipinta con un olio e quell’olio è la Città Eterna, è Roma. Non sarebbe possibile gestire in contemporanea tanti eventi se la città non vivesse la sua normalità fatta di una meravigliosa eccezionalità. Piazza San Pietro, ancora una volta sarà il centro del mondo, ancora una volta la Città Eterna sarà la punta di diamante con la quale il tempo scriverà sul marmo della storia, un marmo indelebile, per il quale i secoli passano, i papi seppur defunti sopravvivono nella memoria del ricordo di ognuno e la Città di Roma resta, come Città Eterna. L’unica città al mondo capace di dare sempre l’olio alla tela, l’inchiostro alla penna, lo scalpello al marmo della propria storia, perché qualunque cosa accada, qualunque evento si verifichi, Roma resta la Città Eterna.

Leggi anche Il Pontificato di Papa Francesco: Misericordia e Rinnovamento

Articoli correlati

Ancora nessun commento.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui social

ADVERTISMENT

Recent Posts

ADVERTISMENT