Pochi centimetri sono bastati per battere la britannica Charlotte Bankes a St. Moritz, portando a casa l’oro, una medaglia tanto attesa: quali sono state le emozioni che ha provato quel giorno?
È stata sicuramente una giornata indimenticabile per me e per tutta la mia squadra. Da tanti anni sognavo questa medaglia e per assurdo è stato più difficile vincere questa che l’Olimpiade perché ho dovuto attendere tanti anni passare attraverso tanti momenti di difficoltà per poter ottenere questa splendida vittoria. Quando ho tagliato il traguardo, non avevo ancora capito che ero in testa ma quando poi la mia avversaria Charlotte è venuta ad abbracciarmi, ho capito che avevo vinto. È stato un momento fortissimo in cui sono arrivate le lacrime anche in seguito al calo di tensione post gara.è stata una stagione molto intensa con tanti alti e bassi e tanti momenti molto difficili ma questa medaglia d’oro sicuramente ha ripagato tutta l’attesa e tutte le fatiche che ho attraversato.
Qual è la giornata-tipo di un’atleta professionista? Quante ore dedica all’allenamento?
Solitamente ci alziamo presto la mattina e quando siamo in montagna, ci alleniamo su neve tutta la mattina, pranziamo un paio di ore di riposo e poi si torna in palestra per fare un po’ di preparazione, quindi tendenzialmente l’allenamento occupa tutta la giornata. L’estate invece mi alleno in palestra vicino a casa, quindi mi alzo la mattina vado in palestra mi alleno, mangio riposo e poi, tendenzialmente, al pomeriggio, abbiamo un secondo allenamento. Non ho mai contato le ore di allenamento che faccio ma sicuramente l’intensità è molto alta e le giornate di recupero sono sempre poche, quindi è importante conciliare il riposo il recupero, l’alimentazione e il benessere psicofisico.
Dopo i numerosi incidenti avvenuti sulle piste da sci, si è discusso molto sulle nuove misure di sicurezza da adottare in pista. Oltre alla prudenza, concentrazione, rispetto e consapevolezza del proprio livello di preparazione atletica, cos’altro potrebbe servire per avere meno incidenti infortunistici e/o fatali?
Sicuramente la sicurezza non è mai abbastanza e si può fare ancora molto per migliorare la situazione sulle piste da sci. Gli incidenti possono capitare come in tutti gli sport e noi atleti ne siamo consapevoli: cerchiamo sempre di essere concentrati e di rimanere focalizzati sul nostro lavoro senza distrazioni.sappiamo che gli infortuni e gli incidenti possono capitare però gli addetti alla sicurezza, gli allenatori, e tutti coloro che si occupano della sicurezza in pista sono sempre pronti a dare il meglio per permettersi di allenarci al meglio possibile e insicurezza, prevenendo ogni possibile incidente.
Secondo lei nel mondo dello sci, esite un’atavica rivalità tra chi fa sci e tra chi fa snowboard? Una rivalità che esiste anche nel mondo del pattinaggio come ad esempio tra gli skater e i roller.
Non credo molto in questa questione della competizione, perché comunque ogni persona ha il diritto di frequentare la Montagna con l’attrezzo che preferisce. Sicuramente le linee di curva di uno sciatore sono diverse da quelle di uno snowboard ma si tratta sempre di essere persone intelligenti e cercare di andare d’accordo nel rispetto degli altri nel rispetto della pista e della montagna. I diverbi possono nascere ma se si discute in maniera civile si trova sempre giusto compromesso . Sono sempre dell’idea che si possa convivere serenamente a prescindere dalla dallo sport che si pratica
Viviamo in un periodo storico dove i ragazzi di oggi subiscono pressioni tra studio, famiglia e sport. Crede che la pressione che subisce un’atleta faccia perdere di vista l’amore che si prova per lo sport? Quanto incide la pressione sulla salute mentale di un’atleta?
Al giorno d’oggi, purtroppo noi giovani siamo soggetti a tante pressioni non solo nel mondo dello sport ma penso anche ai giovani d’oggi a scuola con lo studio con il lavoro.talvolta quando le pressioni sono troppe si rischia che la passione venga meno il tutto diventi molto più pesante e io stessa ho avuto grossi momenti di difficoltà dove avevo talmente tante pressioni che non riuscivo a divertirmi più non riuscivo più a godere quello di cui stavo facendo il lavoro più bello del mondo. Grazie a un intenso lavoro su me stessa e all’aiuto di figure di riferimento sono riuscita a imparare a apprezzare ogni giorno quello che faccio apprezzare anche i momenti di stress e ad avere gli strumenti necessari per far fronte a tutti questi momenti alle pressioni e ai momenti in cui bisogna formare al meglio. È un lavoro che richiede tanti anni, tanta esperienza, tanti sacrifici, e anche tanti momenti di difficoltà. Ma questa è la vita e bisogna affrontarla. E quando arrivano i momenti di difficoltà, bisogna sapersi fermare chiedere aiuto e trovare una soluzione ai problemi. Inoltre, dal mio punto di vista la salute mentale è uno dei temi ancora poco affrontati, ma è di fondamentale importanza se la testa il cuore il corpo non sono sintonizzati e non lavora in armonia si rischia di incepparsi quindi dal mio punto di vista, il lavoro con un Mental coach o con uno psicologo sportivo o con uno psicoterapeuta è fondamentale e lo consiglio a tutti gli atleti e a tutti i giovani che si trovano in una situazione di difficoltà.
Cosa le ha portato maggiore soddisfazione l’oro sportivo oppure l’onorificenza conferitale dal Presidente della Repubblica?
L’onorificenza ricevuta dal presidente della Repubblica è stata sicuramente un momento importantissimo della mia carriera, un grandissimo onore e una soddisfazione immensa. Ovviamente le due cose non possono essere paragonabili perché sono riconoscimenti totalmente diversi.
Parteciperà alle olimpiadi Milano Cortina 2026? Quali sono i suoi futuri obiettivi?
L’obiettivo per la prossima stagione è quello di qualificarsi per le olimpiadi di Milano Cortina dove noi atleti dello snowboard gareggeremo a Livigno. L’obiettivo è anche quello di arrivare al 100% della forma e giocarsi le medaglie. Sarà un’occasione per tutti gli italiani e per tutti gli atleti di godersi una manifestazione incredibile sul territorio italiano e che ci darà la possibilità di Mostrare al mondo il nostro fantastico paese. Il mio sogno ovviamente è quello di salire sul podio.
Leggi anche Intervista a Flavio Parenti
Ancora nessun commento.