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Lavoro, quando la donna guadagna più del partner

Donne a lavoro e uomini casalinghi
Donne a lavoro e uomini casalinghi

L’8 marzo è un’occasione per celebrare i traguardi raggiunti in fatto di parità dei sessi. Si potrebbe dire che molto per quanto riguarda la parificazione è stato fatto grazie alle battaglie sociali dei decenni passati. Proprio grazie ai traguardi raggiunti dall’emancipazione femminile negli ultimi 20-30 anni non è insolito vedere coppie nelle quali la donna riesce a guadagnare più dell’uomo. Molte donne guadagnano quanto o più dei loro partner, ma questa trasformazione non è sempre accolta con serenità. Può minacciare l’autostima maschile, generare insicurezze e sensi di colpa, e talvolta diventare motivo di conflitto non solo per quello che si pensa all’interno della coppia ma anche temendo giudizi esterni. Ma perché accade questo? E come si può costruire una relazione equilibrata, libera dagli schemi del passato?

Ne parliamo con Raffaella Manzo, Dirigente Psicologo presso l’U.O.C. Fisiopatologia e Riabilitazione Respiratoria dell’Ospedale dei Colli – P.O. Monaldi di Napoli.

Il successo femminile può mettere in crisi una coppia?

Non in tutte, ma in molte sì. Alcuni partner riescono ad adattarsi con naturalezza a questi cambiamenti, ma in altri casi emergono tensioni, perché il modello tradizionale del “capofamiglia” viene messo in discussione. L’uomo può sentirsi inadeguato, temere di aver perso il suo ruolo di riferimento e, in alcuni casi, manifestare il disagio in modi dannosi:
Riducendo l’intimità e sviluppando disfunzioni sessuali oppure assumendo atteggiamenti passivo-aggressivi o ancora cercando conferme della propria virilità al di fuori della coppia. La donna, invece, può avvertire un senso di colpa per il proprio successo, arrivando a minimizzarlo o a delegare la gestione del denaro al partner per “compensarlo”.

Perché è ancora così difficile accettare una donna economicamente indipendente?

Per secoli, l’uomo ha avuto il ruolo di sostegno economico della famiglia, mentre la donna era la custode della casa e della crescita dei figli. Anche quando la donna ha iniziato a lavorare, il suo stipendio è stato a lungo considerato “secondario”. Il problema è che il denaro è sempre stato associato al potere e all’identità maschile. Quando la donna guadagna di più, non è solo una questione economica, ma culturale e psicologica:
L’uomo può sentirsi privato di un privilegio e messo in discussione nel suo valore personale; la donna può sentire il bisogno di giustificarsi o di non apparire “troppo forte” per non destabilizzare il partner; La società ancora fatica ad accettare questa dinamica e spesso giudica negativamente coppie in cui la donna ha più successo.

Quanto pesa il giudizio sociale?

Molto. Nonostante i progressi, il successo femminile è ancora un tabù in molte relazioni. Statisticamente, le coppie in cui la donna guadagna di più sono più a rischio di separazione. Questo perché la maggiore indipendenza economica femminile offre alla donna più libertà di scelta: se la relazione è insoddisfacente, non si sente obbligata a restare una questione meramente economica.

Quindi come si può ritrovare un nuovo equilibrio nella coppia?

Non esiste un solo modello di coppia, e fondamentale ridefinire i ruoli per ritrovare l’equilibrio. C’è un esempio virtuoso che posso citare, usando 2 nomi di fantasia Elena e Davide. Elena è un medico affermato, Davide ha scelto di lavorare part-time per dedicarsi ai figli. La loro relazione funziona perché hanno costruito un rapporto basato sul rispetto reciproco, ignorando le pressioni sociali.

Leggi anche Il ruolo della donna lavoratrice nella società post-capitalistica

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