Abbiamo intervistato il sindaco di Pontecorvo Anselmo Rotondo e da Annagrazia Longo assessore al benessere animale, pubblica istruzione, edilizia scolastica, politiche sociali, asilo nido e trasporto, in merito alla recente iniziativa del comune in provincia di Frosinone circa lo sconto o l’eliminazione della Tari per chi adotta un cane o un gatto. La misura diventerà strutturale. Ma abbiamo anche cercato di scoprire altri segreti legati alla storia e la folklore della cittadina della valle del Liri.
Il consiglio comunale di Pontecorvo h approvato un iniziativa importante per gli amici a 4 zampe. vuole parlarci dell’iniziativa per tutelare i cani randagi?
Io stessa sono stata volontaria per diversi anni e quando sono stata eletta mi sono posta il problema per risolvere il problema del sovraffollamento dei canili. Questo significava minore qualità della vita per gli amici a quattro zampe e maggiori spese di gestione per il comune. L’idea mi venne quasi subito: ridurre la tari del 50% per chi adotta un cane ed esonerare chi ne adotta due. Devo dire che in questo sono stata appoggiata dalla maggioranza, in primis dal sindaco.
E il beneficio è aperto a chiunque?
A tutti i cittadini privati, non agli enti.
Quando l’iniziativa inizierà a produrre i propri effetti?
Il primo affido è entrato in vigore a dicembre, chi ha adottato il cane a dicembre 2024 avrà lo sconto già il prossimo settembre in occasione della prossima bolletazione.
Ci sono dei vantaggi economici per le casse comunali?
Spendevamo moltissimo. Attualmente siamo a circa 20 cani perché se ne sono aggiunti altri di recente. Questa iniziativa e i suoi costi non penderanno sul bilancio di chi non intende adottare un cane. Per spiegarlo chiaramente, chi non adotta un cane non sarà costretto a coprire il risparmio di chi adotta perché già in questo modo il comune ha un risparmio notevole. Mi auguro che ci siano altri comuni in tutta Italia a seguire il nostro esempio.
Il sindaco aggiunge
Altri comuni in passato hanno fatto iniziative simili ma legate a contributi straordinari erogati al momento dell’adozione dell’animale. SI trattava di una misura una tantum invece la nostra diventerà strutturale fin quando l’animale resterà in vita. Abbiamo dotato la polizia municipale di lettori di microchip per prevenire, con controlli, prima, durante e dopo l’adozione al fine di prevenire eventuali furbetti.
Ci può dire in cosa consiste e come si genera il vantaggio per le casse comunali?
Il risparmio è di buona entità. L’anno scorso abbiamo speso circa 35 mila euro tra ricovero giornaliero, cure e altro. Se 20 persone di Pontecorvo dovessero aderire all’iniziativa il mancato getito della Tari corrisponderà a circa 6 mila euro, questo significa un avanzo di circa 25 – 30 mila euro per le casse comunali. In più vuole mettere la soddisfazione di aver dato una casa ai nostri amici a 4 zampe?
Gli fa eco l’assessore
C’è anche un costo sanitario, non del canile. Pensate ad esempio che i cani alloggiano in canile ma bisogna curarli, somministrargli qualche vaccino e installare il microchip. Tutto questo rappresenta un ulteriore risparmio.
Come è stata ricevuta l’idea dai cittadini e dall’opposizione consiliare?
L’opposizione alla mia giunta ha votato contro durante il consiglio comunale adducendo una motivazione che io non condivido. Sostenevano che noi volessimo avvantaggiare le persone più abbienti del paese e ci chiedevano perché scontare per intero la tari anche a chi aveva maggiori possibilità economiche? La risposta è che si premia il fatto di impedire che l’animale viva in solitudine e al contempo si procura un risparmio delle casse comunali.
Il problema del randagismo è molto complesso. Pensa che in qualche modo possa essere risolto?
Premesso che penso sia impossibile debellare completamente il randagismo, ritengo che sterilizzazione, controllo continuo dei canili e iniziativa tari sia tutto il possibile che un comune possa fare.
Signor sindaco, ci sono altri modi per aiutare chi adotta un amico a 4 zampe ma ha un reddito basso?
Abbiamo anche convenzioni con il veterinario. Il comune paga le fatture ovviamente previa verifica dell’ISEE. L’assessore ha un capitolo di gestione per far fronte alle spese veterinarie.
L’assessore aggiunge
Ci è già capitato di sostenere non solo le spese di cura ma anche di un intervento chirurgico a un cane. Questo è stato possibile oltre che con la verifica delle condizioni economiche attraverso l’ISEE anche per la presenza, sul territorio, di un veterinario convenzionato.
Avete provato a censire i randagi nel comune?
Ci sono numerosi cani sprovvisti di chip. Consideri che spesso molti cani che si potrebbero considerare randagi per l’assenza di chip, ma in realtà sono di proprietà. Noi cerchiamo di accalappiare quelli che sono effettivamente randagi. Questo si nota dal pelo, dallo stato di denutrizione e da altri fattori. Attualmente nel nostro canile ci sono 20 randagi, al momento non posso dire che ce ne siano altri.
Signor sindaco vuole aggiungere qualcosa?
Vi racconto un aneddoto avvenuto il giorno di capodanno. Una cagnetta sotto il comune è adottata dalla piazza che vuole vivere li. Tutte le mattine alle 8:15 va davanti al supermarket in piazza e le viene dato del cibo. La mattina di capodanno, essendo io titolare di una farmaci, ero l’unico ad aver aperto l’attività essendo di turno. La cagnetta è andata al supermarket ma essendo chiuso è venuta fuori alla mia farmacia. Ero in compagnia del parroco della cattedrale di Pontecorvo e la cagnetta ha aspettato fuori finché non le ho dato degli omogeneizzati. A quel punto, dopo averli consumati si è recata alla sua cuccia in piazza.
Pontecorvo è nota anche per il suo carnevale che quest’anno festeggia, se non erro, il 73° anniversario?
Mi permetta di dire che con questa amministrazione il carnevale di Pontecorvo è rientrato tra quelli storici d’Italia e il ministero della cultura ci invia un contributo, da 3 anni, di circa 50 mila euro per la manifestazione. Siamo tra i 4 carnevali più belli della regione Lazio insieme a Frosinone, Civita Castellana e Ronciglione. Questo ha dato energia al nostro carnevale che quest’anno non vedrà solo 4 carri allegorici ma ben 7. I festeggiamenti saranno svolti su due domeniche: il 23 febbraio e il 2 marzo. Le opere arrivano fino a 16 metri e mezzo d’altezza e sono realizzate dai carristi che sono alla terza generazione. Abbiamo delle strutture apposite per l’allestimento ed è molto bello vedere che intere famiglie maneggiano pennelli, carta, colla e altri strumenti per preparare la festa. Consideri poi che si tratta di lavoratori che dedicano il loro tempo libero a queste opere da settembre fino a febbraio.
prosegue l’assessore
Non è mia delega ma abbiamo un delegato Massimo Santamaria che cerca sempre nuove idee e nuove soluzioni. Ogni anno prima del carnevale organizziamo anche delle manifestazioni nelle scuole con i maestri carristi che vengono nelle scuole per insegnare la lavorazione della cartapesta ai bambini per rinnovare questa passione nelle nuove generazioni.
Il sindaco aggiunge
Nel 2024 abbiamo avuto un record in una sola domenica di 33 mila presenze con 350 camper nelle zone destinate ai parcheggi. Per noi è una grande soddisfazione ma anche uno stimolo a fare sempre meglio. Domenica 2 febbraio avremo poi il pranzo della comunità pontecorvese in via Aldo Moro per iniziare insieme la 73° edizione del carnevale pontecorvese.
Quali sono le maschere principali del vostro carnevale?
Mazzamavere presa, in ujn certo senso, da un viaggio di alcuni pontecorversi a Napoli. Raccontarono la storia della guerra dei mori e quindi da un asino simbolo di Napoli usci Mazzamavere che deriva da “ammazza i Mori”.
Burlicchio invece è più recente. È vestito da Arlecchino ma con il naso di Pinocchio. In piazza abbiamo un bellissimo murale di un artista torinese che ha realizzato un’immagine di Burlicchio.
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