Un’esplosione devastante ha colpito la raffineria Eni di Calenzano, alle porte di Firenze, causando panico e distruzione. L’incidente, avvenuto intorno alle 10:20, ha provocato la morte di almeno due persone e ha lasciato 26 feriti, alcuni dei quali in condizioni gravi. Tra i feriti, sei sono stati trasportati all’ospedale Careggi, mentre altri sono stati ricoverati in strutture di Pisa e Prato. Tre operai risultano dispersi, probabilmente intrappolati nel crollo di una palazzina adibita a deposito. Le fiamme e la colonna di fumo nero sono state visibili da diversi comuni vicini, e il boato dell’esplosione è stato avvertito anche a notevole distanza, causando la rottura di vetri e danni a edifici nelle vicinanze.
Identificazione delle Vittime e Indagini in Corso
Con il passare delle ore, le autorità hanno iniziato a identificare le vittime coinvolte nell’incidente. La prima vittima accertata è Vincenzo Martinelli, un autista di autocisterne di 51 anni, residente a Prato. Le ricerche continuano per trovare gli altri tre dispersi, tutti operai che stavano lavorando al momento dell’esplosione. La procura di Prato ha avviato un’inchiesta, delegando le indagini ai carabinieri e nominando esperti per chiarire le cause dell’incidente. Secondo le prime ricostruzioni, l’esplosione potrebbe essere stata causata da una perdita di carburante durante le operazioni di rifornimento, ma le indagini sono ancora in fase preliminare.
Calenzano considerazioni sanitarie e reazioni della comunità
L’incendio ha sollevato preoccupazioni per la salute pubblica, con l’allerta sanitaria attivata per i fumi tossici sprigionati. La Protezione civile ha consigliato ai residenti di tenere chiuse le finestre e di non avvicinarsi all’area. Gli ospedali della zona sono stati allertati per gestire un possibile afflusso di feriti, e il policlinico di Careggi ha attivato un piano di emergenza. La sindaca di Firenze ha descritto la situazione come “molto brutta”, mentre i residenti dei comuni vicini sono stati invitati a rimanere in casa. La chiusura dell’autostrada A1 e la sospensione della circolazione ferroviaria hanno ulteriormente complicato la situazione.
Sicurezza e Preoccupazioni Future
L’incidente ha riacceso il dibattito sulla sicurezza delle strutture industriali nella zona. I sindacati hanno espresso rabbia e preoccupazione, annunciando uno sciopero per l’11 dicembre. Il sindaco di Calenzano ha ricordato un precedente incendio avvenuto nel piazzale esterno della raffineria, mentre esperti di sicurezza hanno avvertito dei rischi di incidenti catastrofici. Le indagini continueranno per determinare le cause esatte dell’esplosione e per garantire che simili tragedie non si ripetano in futuro. Nel frattempo, il presidente della repubblica ha contattato il presidente della regione per esprimere solidarietà alle famiglie delle vittime e per informarsi sulle condizioni dei feriti.
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