“Investendo su sé stessi e studiando si può raggiungere un valore superiore a quello che si consegue con qualsiasi reality. Il Personaggio della Bonas? È solo un ruolo, nella vita reale sono l’opposto”
Innanzitutto vorrei che ci parlasse dell’inizio della sua carriera. Molti la ricordano per la partecipazione a Ciao Darwin ma l’ascesa nel mondo dello spettacolo per lei inizia prima. Come si è avvicinata a questo mondo e come ha capito che sarebbe diventato il suo lavoro?
Mi sono avvicinata al mondo dello spettacolo in maniera del tutto naturale, iniziando come modella. Inizialmente non avevo un piano preciso, ma la mia partecipazione a vari lavori fotografici e campagne mi ha aperto le porte di questo settore. Poi è arrivato, quasi per caso, il provino per madre natura a Ciao Darwin. È stata un’esperienza fortunata che ha segnato un momento di svolta per me.
Da lì in poi le opportunità sono arrivate una dopo l’altra, senza che le cercassi con insistenza. Ho sempre preferito cogliere le occasioni che si presentavano al momento giusto. Ora sto studiando con impegno per essere pronta a sfruttare al meglio le nuove possibilità che arriveranno in futuro. Credo che investire su me stessa e sulla mia formazione sia la chiave per evolvere in questo percorso e fare passi avanti concreti.
Ciao Darwin, Ballando con le Stelle, Maurizio Costanzo Show, Miss Italia, Avanti un Altro. Ci può dare un aggettivo per definire la sua partecipazione a ciascuno di questi programmi e quello che le rimane della vicinanza con gli altri partecipanti?
Le opportunità sono arrivate nelle fasi perfette della mia vita. Ognuna mi ha dato qualcosa di cui avevo bisogno in quel momento, che fosse un’amicizia o un’esperienza di crescita personale, aiutandomi a diventare la donna che sono oggi.
Miss Italia è arrivato quando ero un’adolescente: giornate indimenticabili in cui ho capito quanto il percorso possa essere più bello del risultato finale.
Ciao Darwin mi ha aiutato a superare complessi inesistenti, tipici dell’adolescenza, permettendomi di vedermi sotto una nuova luce.
Avanti un Altro mi ha regalato alcune delle amicizie più importanti della mia vita, che conservo ancora oggi.
Il Maurizio Costanzo Show.. beh, è stata un’esperienza speciale. Ho avuto l’onore di conoscere il dott. Maurizio Costanzo. Colui che ha sempre portato fortuna alle persone che ha accolto sul suo palco, e sono certa che la porterà anche a me. Mi ha dato preziosi consigli che non scorderò mai.
Ballando con le Stelle è arrivato in un momento di stallo, mentre aspettavo l’approvazione del visto americano (che poi è arrivato, realizzando così il mio grande sogno di trasferirmi negli Stati Uniti).
Sono orgogliosa di come ho affrontato quel percorso: è stato intenso e introspettivo. Ed è stata la conferma del mio processo di maturazione nell’ultimo anno. Non è stato facile. Ho sempre avuto difficoltà con i giudizi ma questa esperienza mi ha insegnato a non mollare, a dare il massimo ogni giorno e ad uscire dalla mia comfort zone (sí, sono sempre stata terribile nel ballo).
Recentemente lei ha condiviso delle storie su Instagram circa il consumo di sostanze stupefacenti e il rispetto per le forze dell’ordine. Premettendo che noi non criminalizziamo l’uso personale pur incentivando i lettori a non usare droghe, e che siamo sostenitori e rispettosi delle Forze dell’Ordine, posso chiederle se a suo parere, in Italia, sia necessario un intervento normativo da parte del Parlamento per migliorare la condiziona lavorativa delle forze di polizia e, se si, lei dove crede che si dovrebbe intervenire?
Sì, ho condiviso alcune riflessioni su Instagram in merito. Mi preoccupa molto vedere come, spesso, queste figure vengano trattate con superficialità e mancanza di rispetto, quasi fossero bersagli di scherno. Trovo surreale questa mancanza di riconoscimento per chi lavora quotidianamente per la nostra sicurezza. Sono stata educata a portare rispetto alle forze dell’ordine e ritengo fondamentale che questo rispetto venga recuperato.
Per quanto riguarda la sua domanda su un possibile intervento normativo in Italia, credo che sia necessario. È importante migliorare le condizioni lavorative delle forze di polizia e dare loro strumenti adeguati per svolgere il loro lavoro con più serenità e sicurezza. Uno degli aspetti su cui si dovrebbe intervenire è senza dubbio il potenziamento delle risorse, sia economiche che strutturali. Inoltre, penso sia essenziale investire nella formazione continua e garantire un supporto psicologico a chi ogni giorno si trova a fronteggiare situazioni di grande stress. Infine, è necessario lavorare per ripristinare la FIDUCIA e il rispetto reciproco tra cittadini e forze dell’ordine, perché solo così si potrà costruire un ambiente più sicuro e collaborativo per tutti.
Lei ha partecipato a Miss Italia ed è pubblicamente riconosciuta come una donna molto bella. Le chiedo quindi di dirci se le è mai capitato di essere isolata dalle altre donne o di essere stata in qualche modo vittima di discriminazioni, magari per gelosia o per dispetto.
Sono arrivata a un punto della mia vita in cui la bellezza estetica non è più una priorità. Faccio sport e seguo un’alimentazione sana non per inseguire uno standard estetico, ma per stare bene con me stessa, fisicamente e mentalmente. Non mi interessa essere definita “bella” e non cerco più validazione esterna per questo. Per quanto riguarda il tema dell’invidia, devo dire che non l’ho mai compresa né coltivata. Non è una sensazione che mi appartiene e, fortunatamente, non ho mai subito grandi cattiverie da altre donne per questo motivo. Credo sia importante circondarsi di persone che condividano valori come il rispetto e il sostegno reciproco, perché la bellezza autentica si trova nel modo in cui ci relazioniamo agli altri.
Anni fa ha dichiarato di aver subito una sorta di bullismo mediatico per la sua partecipazione ad Avanti un Altro. A distanza di diversi anni subisce ancora lo stesso tipo di pregiudizi o la sua percezione del fenomeno è cambiata?
Penso di essere cresciuta e maturata molto da allora. Oggi ho più opportunità di mostrare chi sono davvero, andando oltre l’apparenza e i gossip che in passato hanno alimentato i pregiudizi su di me. Ci sto lavorando piano piano. Quando vieni conosciuta solo per il tuo aspetto o per ciò che si dice di te, è normale che nascano dei pregiudizi. D’altronde, il pregiudizio ha una funzione evolutiva nell’essere umano, poiché aiuta a orientarsi rapidamente nella realtà. Il personaggio della Bonas è appunto solo un ruolo: nella vita reale sono l’opposto. Non mi piace giocare sulla seduzione, preferisco lo scherzo e l’ironia al flirt. Ciò che ho trovato frustrante è stato osservare la differenza di trattamento da parte dei “leoni da tastiera” tra me e il mio collega uomo, che veniva giudicato in modo diverso. Purtroppo, ci vorrà ancora molto tempo prima di riuscire a scardinare completamente questa mentalità patriarcale. Ma sono fiduciosa che, passo dopo passo, stiamo andando nella direzione giusta.
6) Attualmente lei ha preso parte a un nuovo progetto, Missione Stargate Eventi. Vorrei che dicessimo ai lettori in cosa consiste questo suo nuovo prospetto lavorativo.
Stargate Events è un progetto ambizioso nel settore dell’organizzazione di eventi, che spaziano da intrattenimento con musica dal vivo e spettacoli con personaggi famosi, fino a talk business e momenti pensati per favorire connessioni professionali. Sono convinta che grazie alla dedizione e alla visione dei soci maggioritari, Stargate Events avrà una crescita esponenziale. È un progetto in cui credo molto, ma non è l’unico su cui sto lavorando. Sto anche sviluppando un altro progetto, che sarà altrettanto interessante. Come ho già detto in una recente intervista, non voglio fare affidamento esclusivamente sul mondo dello spettacolo per la mia stabilità economica. Sto costruendo una strada che mi consenta di esplorare e crescere in diversi ambiti.
Finora non ha partecipato ad alcun reality, cosa ha in progetto Sara Croce per il prossimo futuro?
Credo profondamente che il percorso che sto facendo all’estero, studiando ogni giorno e investendo su me stessa, abbia un valore immensamente superiore rispetto a quello che potrebbe offrirmi qualsiasi reality. Sto lavorando per costruire una base solida e duratura per il mio futuro, puntando sulla crescita personale e professionale. Partecipare a un reality potrebbe forse darmi visibilità immediata, ma ciò che sto imparando qui, la disciplina e le competenze che sto sviluppando, sono certa che mi daranno risultati più significativi e duraturi nel tempo.
Infine, cosa è secondo lei la bellezza e la bellezza può essere sinonimo di felicità o da sola non basta?
La felicità arriva quando trovi serenità nella vita di tutti i giorni, quando ti accetti davvero, anche con i tuoi difetti, e smetti di cercare di essere diversa da come sei. È quando hai accanto persone che ti fanno stare bene, che ti tirano su nei momenti difficili e che non ti fanno mai sentire sola. La bellezza può aiutare in qualche occasione, magari aprendo delle porte, ma non basta a riempire il cuore. Essere felici è molto di più: è vivere relazioni autentiche, ridere di gusto, sentirsi grati per ciò che si ha e per chi si ha accanto. La bellezza svanisce, ma la felicità vera rimane, fatta di momenti semplici e veri, quelli che rendono la vita davvero speciale.
Un ringraziamento particolare a Sara Croce da parte della redazione del Radar per averci aiutato, attraverso le sue risposte, a cercare di ridurre i luoghi comuni e gli stereotipi che aleggiano intorno ai professionisti del mondo dello spettacolo.
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