La seconda domenica di maggio ricorre la festa della mamma. Si tratta di una festività che non è celebrata in contemporanea in tutto il mondo, in gran parte dell’Europa e negli Usa cade proprio la seconda domenica di maggio come in Italia mentre in altri paesi ricorre l’8 marzo o nel giorno dell’equinozio di primavera. Le origini sono, come spesso accade, religiose e commerciali. Religiose in quanto la festa era stata inizialmente collocata l’8 maggio quindi in concomitanza con la festività della Madonna del Rosario e, successivamente, spostata alla seconda domenica di maggio.
festa della mamma, non solo religione, e meno consumismo
Ma la festa della mamma unisce il capitalismo, il consumismo, la religione cattolica e anche le altre confessioni, nonché gli atei. L’ideatore della festa religiosa, il parroco Otello Migliosi, aveva la dichiarata intenzione di voler creare una festa interconfessionale. Non si tratta di una festa come l’8 marzo o il 14 febbraio, non ci sono fiori o prodotti simbolo, l’unica cosa rilevante è la festività della mamma in sé e per sé.
vi racconto la mia esperienza
Chi scrive ha iniziato a sentire la festa solo nel 2021 quando purtroppo la mia mamma era venuta a mancare da 15 giorni a causa delle complicanze dovute al Covid-19. Il 9 maggio 2021 apparve un mio personale ricordo sul quotidiano Il Digitale. Grazie all’amicizia con la direttrice, potei scrivere un lungo articolo, incentrato sui miei ricordi e sul racconto della mia vicenda personale senza tuttavia omettere un consiglio ai lettori. Non perdete tempo, non aspettate domani per dire alla vostra mamma che le volete bene. Lei ve ne vuole a prescindere anche se non glielo dimostrate, ma ogni tanto ditelo, non perdete occasione di dire ti voglio bene, di darle la buonanotte, di ringraziarla per i sacrifici che ogni giorno fa per voi. Solo dopo la morte di mia mamma ho potuto ripensare alle privazioni e alle rinunce che aveva fatto per me, a quanto avesse sacrificato sé stessa e solo in quei giorni bui ho capito quanto mi era mancata e quanto mi sarebbe mancata per il resto della mia vita.
In quei giorni ho avuto persone che mi hanno fatto da Virgilio, che mi hanno tenuto per mano. Non posso non ringraziare Maria, Carla e Silvia per la loro presenza costante e per avermi cercato ogni giorno per farmi percepire il contrario della solitudine. Ma devo ricordare anche tante altre persone che in qualche modo mi sono state vicino, con piccole parole, piccoli gesti, cose che paiono insignificanti, ma valgono il pensiero della speranza.
iniziative sportive e sociali
La squadra di calcio del Milan che ha fatto giocare i propri calciatori con i nomi o i cognomi delle rispettive madri sulle maglie. Esistono numerose iniziative dedicate alla festa della mamma ma variano da città a città. Non è del resto la festa del consumismo ma un momento per ricordare, anche a chi è distratto come me, che non bisogna mai perdere tempo per dire alla propria mamma “ti voglio bene”. In realtà non si dovrebbe perdere tempo a dirlo a nessuno, occorrerebbe manifestare i propri pensieri di affetto a chiunque, perché questo ci fa sentire autentici, amati e vivi.
un “ti voglio bene” a tutte le mamme anche a quelle che non ci sono più
Adesso che avete letto l’articolo e conoscete la mia esperienza, non perdete tempo, chiudete per un po’ la pagina del Radar e andate a dire alle vostre mamme che le volete bene e, per chi la mamma non ce l’ha più su questa terra, fermatevi a pregare e a pensare, se siete credenti vi vede e vi ascolta, se non lo siete, quella parte di lei che è dentro di voi vi ascolterà lo stesso, quindi ditele ugualmente che le volete bene, forse una lacrima righerà il vostro volto, come succede a me, ma per un attimo sarà come parlare con loro.
Buona festa della mamma a tutte le mamme e anche a quelle che non ci sono più.
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