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Eurovision Song Contest: la musica univa l’Europa prima della CEE

Eurovision Song Contest
Eurovision Song Contest

Da pochi giorni è iniziata la 68ª edizione del contest canoro “Eurovision Song Contest 2024”. Il concorso si svolge presso la Malmo Arena a Malmö, in Svezia e durerà quattro giorni. La prima edizione del contest risale agli anni Cinquanta, quando i Paesi europei, provati dagli esiti della Seconda guerra mondiale, erano alle prese con le ricostruzioni delle proprie città. Con la nascita dell’Unione Europea di Radiodiffusione nel 1950, si cercò di coinvolgere ed unire tutte le nazioni in un programma televisivo.

Eurovision Song Contest: una storia di rinnovamento postbellico

Prendendo esempio dal Festival di Sanremo, il drammaturgo e giornalista Sergio Pugliese suggerì di puntare su una gara canora nella quale i vari stati europei avrebbero potuto prendervi parte. Dopo vari incontri, il 19 ottobre 1955 a Palazzo Corsini alla Lungara a Roma, il direttore generale dell’UER, Marcel Bezençon, entusiasta dell’idea, stabilì la prima data in cui sarebbe iniziato il Contest. La prima edizione, il 24 maggio 1956, si tenne a Lugano in Svizzera e vi parteciparono 7 Stati tra cui Belgio, Francia, Germania Ovest, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Svizzera, e prevedeva l’esibizione di 2 cantanti in gara per ogni stato.

Crescita e trionfi

Lys Assia fu la prima cantante a vincere il concorso con la canzone “Refrain”. Negli anni a seguire, si aggiunsero altri stati come la Germania Ovest, Austria, Danimarca e Regno Unito. Successivamente a quell’edizione, fu introdotta la regola secondo cui il Paese vincitore sarebbe stato invitato a organizzare e ospitare la successiva edizione del Contest. Nel 1958 Domenico Modugno partecipò al concorso con la canzone “Nel blu dipinto di blu”, aggiudicandosi il terzo posto. Altri cantanti italiani noti hanno partecipato al Contest, ma solo Toto Cutugno nel 1992 con il brano “Insieme”, Gigliola Cinquetti nel 1964 e i Maneskin nel 2021 sono arrivati sul podio, rappresentando lo stato italiano. I Jalisse nel 1997, dopo la vittoria a Sanremo, parteciparono al concorso con il brano “Fiumi di parole”, ma anche se dato per favorito, si classificarono al quarto posto.

Il ritorno dell’Italia e le nuove frontiere

In seguito alle tante polemiche riguardanti un possibile sabotaggio da parte dell’emittente italiana Rai, con l’intento di non voler più ospitare il Contest, il 1997 sarà l’ultima partecipazione da parte dell’Italia, che ritornerà in gara nel 2011. Quest’anno i paesi che gareggiano sono trentasette: Albania, Armenia, Australia, Austria, Azerbaigian, Belgio, Cipro, Croazia, Danimarca, ed Estonia, e ancora Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Israele, Italia e Lettonia, ma anche Lituania, Lussemburgo, Malta, Moldavia, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, e Repubblica Ceca, San Marino, Serbia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera e Ucraina.

La competizione attuale: nuove voci, nuove sfide

Quindici Paesi si sono esibiti la sera del 7 maggio in diretta dall’Arena di Malmö, in onda su Rai Due e la sera del 9 maggio, per la seconda semifinale, si esibiranno altri quindici paesi. Per entrambe le serate il voto che decreterà i venti artisti che passeranno alla fase finale, sarà stabilito dal pubblico da casa. I 20 finalisti si esibiranno durante la finale che avrà luogo nella serata del 11 maggio. Quest’anno a rappresentare l’Italia c’è la vincitrice di Sanremo 2024, Angelina Mango, che dovrà vedersela con gli artisti provenienti da Serbia, Portogallo, Slovenia, Lituania, Ucraina, Finlandia, Cipro, Irlanda, Lussemburgo e Croazia.

Il futuro della competizione

I cinque “Big Five” ad essere sorteggiati come da regolamento e ad accedere direttamente alla semifinale sono appunto l’Italia, la Germania, la Francia, il Regno Unito e la Spagna e la Svezia in quanto Paese ospitante. Le esibizioni che per adesso sono state di gradimento al pubblico, rendendo lo show piacevole e scoppiettante, sono Silia Kapsis, rappresentante di Cipro, con la sua “Liar”, in italiano “bugiardo”, che racconta nel brano di un uomo che le sta facendo perdere tempo, Silvester Belt, che nel suo brano, “Luktelk”, chiede a chi gli sta accanto di non abbandonarlo, Olly Alexander, l’ex componente dei Years & Years, con il brano “Dizzy”, e Jerry Heil & Alyona, che colpiscono con il loro brano di matrice femminista “Teresa & Maria”.

Messaggi e diversità: oltre la musica

A dover cambiare le parole del testo perché ritenute eccessive nei confronti della politica è la cantante israeliana Eden Golan, che con il suo brano afferma “La musica unisce le persone”. Anche la Slovenia, già in finale con Raiven e la sua “Veronika”, dedica il suo brano alla prima donna processata per stregoneria in Slovenia nel 1400. Dall’Italia si potrà votare per tutti i concorrenti con la sola eccezione della rappresentante italiana, Angelina Mango. Ai voti espressi dal pubblico da casa, come da tradizione, si sommeranno quelli delle giurie nazionali dei 37 Paesi che partecipano all’Eurovision 2024; il 50,7% spetterà al pubblico da casa e il restante 49,3% alle Giurie Nazionali formate ognuna da 5 membri nominati da ciascuna emittente di ogni Paese partecipante.

Leggi anche Cosa dobbiamo aspettarci dalle elezioni europee

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