Il 20 marzo alle 4:06 entra la primavera.
Si tratta della stagione nella quale la natura si risveglia dopo il torpore dell’inverno. Pensiamo al letargo degli animali e al canto mattutino degli uccelli che annunciano che il sole sta sorgendo. Il 20 marzo 2024 entra nuovamente, la primavera. Sarà sempre la stessa successione di stagioni ma sempre qualcosa di meraviglioso, che si ripete da milioni di anni e da milioni di stagioni. Quest’anno la data si anticipa, cosa che sarà sempre più frequente a causa della non assoluta coincidenza tra la rivoluzione terrestre e il calendario gregoriano.
Equinozio di Primavera, il significato astronomico
Astronomicamente in questo giorno, il Sole si trova esattamente allo zenit (cioè a 90 gradi sopra l’orizzonte) all’equatore terrestre. Questo significa che la durata del giorno e della notte è uguale in tutto il mondo.
L’equinozio di primavera è causato dall’inclinazione dell’asse terrestre rispetto al piano orbitale del pianeta. Durante l’anno, l’emisfero boreale si inclina verso il Sole per sei mesi (da marzo a settembre) e si allontana da esso per gli altri sei mesi (da settembre a marzo). All’equinozio di primavera, l’asse terrestre non è né inclinato verso il Sole né lontano da esso, quindi i raggi solari colpiscono entrambi gli emisferi in modo uniforme.
L’Equinozio di Primavera si anticipa, ecco perché
L’equinozio di primavera, che segna l’inizio ufficiale della stagione, non cade sempre il 21 marzo. In realtà, la sua data può variare tra il 19 e il 21 marzo, a causa di due fattori principali:
La durata dell’anno solare
L’anno solare, ovvero il tempo impiegato dalla Terra per compiere un’orbita completa intorno al Sole, non dura esattamente 365 giorni, ma circa 365,2422 giorni. Questo significa che il nostro calendario, basato su un anno di 365 giorni, accumula un ritardo di circa 6 ore ogni anno. Per compensare questo ritardo, ogni 4 anni viene introdotto un giorno bisestile, il 29 febbraio. L’anno bisestile fa sì che l’anno solare medio duri 365,2425 giorni, che è molto più vicino alla durata reale dell’anno solare. Tuttavia, anche con l’introduzione degli anni bisestili, rimane un piccolo scarto di circa 0,0078 giorni ogni anno. Questo scarto, accumulandosi nel corso dei secoli, ha fatto sì che l’equinozio di primavera si sia anticipato di circa 1 giorno rispetto al 21 marzo.
La riforma del calendario giuliano:
Prima del XVI secolo, era in uso il calendario giuliano, che non prevedeva l’introduzione degli anni bisestili. Questo calendario era basato su un anno di 365,25 giorni, che era leggermente più lungo dell’anno solare reale. Di conseguenza, l’equinozio di primavera si anticipava di circa 1 giorno ogni 128 anni. Nel 1582, Papa Gregorio XIII riformò il calendario giuliano, introducendo il calendario gregoriano, che è quello che usiamo ancora oggi. Il calendario gregoriano prevede l’introduzione degli anni bisestili, con alcune eccezioni per gli anni secolari non divisibili per 400. La riforma del calendario gregoriano ha rallentato l’anticipo dell’equinozio di primavera, ma non lo ha fermato completamente. A causa dello scarto di 0,0078 giorni ogni anno, l’equinozio di primavera continuerà ad anticiparsi di circa 1 giorno ogni 7.000 anni.
L’Equinozio di Primavera e la natura
In sintesi, l’equinozio di primavera di solito si anticipa al 20 marzo a causa di due fattori: la durata non esatta dell’anno solare e la riforma del calendario giuliano. Questi due fattori hanno fatto sì che l’equinozio di primavera si sia anticipato di circa 1 giorno rispetto al 21 marzo nel corso dei secoli. Si tratta del giorno nel quale la natura si risveglia nell’emisfero settentrionale, ed è per questo che abbiamo deciso di condividere con tutti i lettori questo momento di felicità astronomica e climatica. Si tratta di una stagione che ha ispirato la penna dei poeti, la voce dei cantanti, l’immaginazione dei pittori e la gioia dei bambini, ma anche quella degli adulti. La stagione del sole, dell’amore e del risveglio. Felice equinozio di primavera a tutti.
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