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Il 20 marzo è la giornata mondiale della felicità

Giornata Mondiale della Felicità
Giornata Mondiale della Felicità

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, attraverso la risoluzione 66/281 del 28 giugno 2012, stabilisce che il 20 marzo di ogni anno, dobbiamo ricordarci di essere felici. Come se a volte ci dimenticassimo che la Felicità debba essere parte integrante della nostra vita. Ebbene si questa giornata ha uno scopo ben preciso e pone l’attenzione su principi fondamentali, tra i quali ricordiamo: porsi l’obiettivo di ricercare la felicità e la serenità tra i popoli, riducendo la disuguaglianza, lo sradicamento della povertà e incentivando la protezione del nostro pianeta. La Felicità, vista come diritto fondamentale dell’uomo, deve essere tutelata e garantita in ogni sua forma. La felicità del singolo, secondo l’ONU, non si può avere se viene svincolata dalla società in cui viviamo e deve essere parte integrativa di tutti i contesti in cui viviamo come la scuola, la famiglia, e il lavoro. Se noi ogni giorno attuassimo un gesto di solidarietà verso il prossimo senza dover pensare ad un tornaconto, vivremmo sicuramente più sereni.

Essere felici senza definire la Felicità

Qui nasce spontanea la domanda ma essere felici è uno stato d’animo o è una destinazione? Perché pensiamo che essere felici sia il continuo avere di più dell’altro? Essere felici non è aspirare a vivere una vita che non ci appartiene, ma godere delle piccole cose che abbiamo e farne tesoro. Purtroppo, nell’epoca contemporanea, si vive in costante competizione e questo viene inculcato a sua volta nei nostri bambini i quali, già da piccoli, aspirano ad avere ciò che hanno gli altri con il solo scopo di imitare. Sbagliamo se pensiamo che la felicità si trovi in un oggetto e convinciamo i bambini che la felicità sia un cellulare all’ultima moda o un paio di scarpe firmate. Se facessimo capire loro che gli oggetti si consumano e che non è importante il costo dell’oggetto in questione, ma l’uso che ne viene fatto, probabilmente avremmo più menti pensanti e felici e meno robot tristi. Un paio di scarpe comprate a 300 euro hanno la stessa funzione di quelle pagate 90 euro, entrambe si consumano camminandoci sopra ed entrambe possono sporcarsi di letame ma, se un bambino giocando sporca le scarpe di 300 euro con il letame, sarà incolpato di essere sbadato dal genitore e finirà per rovinare l’ora di gioco con una ramanzina inutile.

Felicità, il pensiero degli autori classici

Seneca diceva:

A nulla dunque bisogna badare di più che a non seguire come pecore il gregge di chi precede, dirigendoci non dove si deve ma dove si va. E invero nessuna cosa c’intrica in mali più grandi del fatto che ci regoliamo sulle dicerie, pensando migliori le cose che riscuotono grande consenso, e del fatto che noi gli esempi numerosi li prendiamo per buoni esempi e non secondo ragione ma viviamo per imitazione.

Una risposta attuale e che dovrebbe farci pensare che l’uomo non ha bisogno di dipendere dagli altri per essere felice, ma la felicità va conquistata e bisogna lottare per mantenerla, condividendola con chi è felice a sua volta di vederla come valore aggiunto alla propria vita.

Felicità, la Finlandia leader della classifica ONU

La felicità a quanto pare, secondo l’ONU, si basa su principi come la libertà, l’assenza di corruzione, la cooperazione sociale e le aspettative di vita. Secondo la classifica stilata annualmente dall’ONU anche quest’anno, la Finlandia si aggiudica, per il sesto anno consecutivo, il primato seguita da: Danimarca, Islanda, Israele e Paesi Bassi, Svezia, Norvegia, Svizzera, Lussemburgo e Nuova Zelanda. E l’Italia? Scende alla trentatreesima posizione dopo il Kosowo e la Spagna.

Perché la Finlandia è il paese più felice? Il dott. Frank Martela, psicologo, ricercatore e docente presso l’Università di Aalto in Finlandia, spiega i tre comportamenti adottati dalla capolista che li aiuterebbe a vivere più felici.

1 In Finlandia non si fanno confronti con il prossimo: “Concentratevi più su ciò che vi rende felici e meno sull’apparenza di una vita di successo. Il primo passo verso una vera felicità è definire standard personali, invece di paragonarsi agli altri.”

2 I finlandesi non ignorano i benefici della natura: “Trascorrere del tempo nella natura aumenta la vitalità e il benessere, oltre a donare un senso di crescita personale.Trovate un modo per inserire la natura nella vostra vita, fosse anche acquistando qualche pianta per la casa.”

3 l legame di fiducia nelle comunità: “Pensate a come potete sostenere la vostra comunità. Come potete aumentare la fiducia e sostenere le politiche fondate su di essa? Anche piccoli gesti, come aprire la porta a uno sconosciuto o cedere il posto in treno, possono fare la differenza.”

Purtroppo non possiamo partire in massa per la Finlandia, ma possiamo sicuramente prenderla come esempio di vita. Siate felici! E se qualche volta la felicità si scorda di voi, voi non vi scordate della felicità. (R. Benigni).

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