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Oppenheimer, storia del personaggio e del film campione agli Oscar

Oppenheimer. Cillian Murphy e Christopher Nolan
Oppenheimer. Cillian Murphy e Christopher Nolan

Cillian Murphy, con la pipa in bocca e uno sguardo intenso, interpreta il personaggio di J. Robert Oppenheimer nel film “Oppenheimer”, diretto da Christopher Nolan. Forse uno dei film più lunghi mai girati dal regista, con una durata di ben tre ore e un contenuto più impegnativo per l’importanza del periodo storico a cui si riferisce. L’obiettivo principale del regista era raccontare non solo la biografia dello scienziato statunitense, ma anche far rivivere allo spettatore parte di quella storia che solitamente viene appresa dai libri di testo. Il regista Nolan ha arruolato un cast eccezionale, con attori di spicco come Matt Damon, Robert Downey Jr, Emily Blunt, Kenneth Branagh, Gary Oldman, e Josh Hartnett, tutti entusiasti di accompagnare Nolan in questo viaggio nel passato. Nolan afferma:

Da quando ho incontrato Cillian Murphy per la prima volta vent’anni fa, ho sempre pensato che fosse uno dei grandi attori, non solo della sua generazione, ma di tutti i tempi, e ho pensato che potesse reggere un ruolo così impegnativo.

Murphy stesso dichiara:

È meraviglioso che ci siano ancora registi pronti a realizzare film impegnativi all’interno del sistema degli studi cinematografici, girati su pellicola e su Imax. La meccanica non fa proprio per me: non ho le capacità intellettuali per capirla, ma questi personaggi contraddittori sono affascinanti.

Nolan ha scelto di realizzare il film in bianco e nero, affidandosi a Kodak per le nuove cineprese, con l’obiettivo di immergere lo spettatore nel periodo storico caratterizzato dalla Seconda Guerra Mondiale:

Vogliamo vedere questi eventi attraverso gli occhi di Oppenheimer. Questa è stata la sfida che ho lanciato a Cillian, per portarci in questo viaggio.

Chi era Robert J. Oppenheimer

J. Robert Oppenheimer è stato un fisico statunitense nato nel 1904 da Julius Seligmann Oppenheimer, un ricco importatore tessile ebreo tedesco, emigrato negli Stati Uniti da Hanau nel 1888, e da Ella Friedman, statunitense di origini tedesche ed ebraiche, esperta d’arte, istruita a Parigi. Tra la fine del 1927 e gli inizi del 1928, insieme a Born, scrisse un lavoro sull’approssimazione adiabatica o approssimazione di Born-Oppenheimer, in riferimento agli studi sugli spettri molecolari. Durante quest’anno, scoprì l’effetto tunnel utilizzato da George Gamow per spiegare il decadimento alfa, processo attraverso il quale un nucleo atomico instabile si trasmuta emettendo una particella alfa, ossia un nucleo di 4He (elio).

Oppenheimer a capo del progetto Manhattan

Nel 1942, come presidente del comitato consultivo della commissione per l’energia atomica, si oppose alla costruzione della bomba all’idrogeno, ritenendo che un’arma di tale potenza avrebbe abbassato il livello etico degli Stati Uniti, sostenendo invece l’utilità della realizzazione di armi nucleari tattiche. Fu così incaricato dal Governo degli Stati Uniti di essere a capo del “Progetto Manhattan”, un programma di ricerca che portò allo sviluppo di nuove forme di bombe atomiche. La prima bomba, chiamata “Little Boy”, fu sganciata il 6 agosto 1945 su Hiroshima, provocando centinaia di migliaia di vittime.

Oppenheimer dopo Hiroshima

Oppenheimer era sempre più preoccupato per il pericolo che le sue armi scientifiche potessero rappresentare per l’umanità. Collaborò con A. Einstein, Bertrand Russell, Józef Rotblat e altri eminenti scienziati e accademici per fondare ciò che sarebbe diventata, nel 1960, la World Academy of Art and Science (Accademia mondiale arte e scienza), un’organizzazione internazionale non governativa. Fu umiliato pubblicamente per la sua decisione di non firmare le principali proteste aperte contro le armi nucleari degli anni ’50, e non partecipò alla Prima Conferenza di Pugwash su Scienza e Affari Mondiali nel 1957. Ottenne dal successore di Kennedy, il presidente Lyndon Johnson, il premio “per i contributi alla fisica teorica, come insegnante e ideatore e per la leadership del Laboratorio di Los Alamos e del programma di energia atomica durante gli anni critici”. Alla ricezione del premio dichiarò:

Credo, signor Presidente, che per fare questo gesto oggi ci siano volute un po’ di carità e un po’ di coraggio.

Morì il 18 febbraio 1967, all’età di 62 anni, per un tumore alla gola.

Oppenheimer, il Cast e il Successo del Film

Il film ha ottenuto un grande successo per Nolan, ricevendo critiche positive da numerose testate giornalistiche, tra cui il New York Times che lo definisce pienamente coinvolgente, e il Wall Street Journal che lo descrive come scoppiettante, veloce e frenetico, generando suspense. Si tratta di un film avvincente che ci ha catapultato completamente nel 1945, un periodo distruttivo per l’umanità e allo stesso tempo fruttifero per la scienza. Purtroppo, ciò che Oppenheimer aveva previsto si è avverato: la sua idea, la sua creazione, è diventata il peggior nemico che l’uomo potesse mai incontrare sul suo cammino.

Leggi anche Usa: Biden, Trump e il bluff sull’uscita dalla Nato

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