Skip to content

Aifa, si dimette il presidente Giorgio Palù

Giorgio Palù - Aifa
Giorgio Palù - Aifa

Si dimette il presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco Giorgio Palù che in una lettera rivolta al consiglio di amministrazione dell’Aifa scrive:

Recrimino la totale assenza di ascolto da parte del Ministro nelle scelte operate per Aifa. La non retribuzione dell’incarico non mi preoccupa di certo. Considerandomi al servizio della res publica, ho infatti già svolto per tre anni le funzioni di Presidente di Aifa senza ricevere alcun compenso né gettone di presenza, rifiutando anche di essere titolare di carta di credito dell’Ente.

A quanto pare alla base della sua scelta ci sarebbe il cattivo rapporto con l’attuale ministro della Salute Orazio Schillaci e soprattutto la durata del suo incarico limitato solo a un anno. Infatti prosegue:

Vi comunico, dopo un’attenta meditazione, che la mancata sintonia col Ministro e l’assenza di risposte dal Governo mi costringono a dare le dimissioni da Presidente nominato di Aifa hic et immediate.

Il Presidente è comunque contento del suo lavoro svolto:

Sono orgoglioso di aver portato la riforma dell’Agenzia italiana del farmaco Aifa, di averla concepita, promossa e in larga parte redatta, e spero che questo sia utile all’agenzia. Non ho molto altro da dire.

Alle parole di Palù replica il ministro della salute Schillaci:

Apprendo con stupore le motivazioni che hanno portato il professor Palù alle dimissioni da presidente dell’Aifa. Credo si sia volutamente confuso il mio silenzio con la chiara non accoglienza di richieste non in linea col progetto di profonda riforma dell’Agenzia, accolgo di buon grado il suggerimento di nominare un successore con un mandato temporale e professionale più ampio, in grado di aggiungere a una forte e qualificata rappresentanza di Aifa in seno alle commissioni Europee.

Le dimissioni di Palù, preoccupano anche la senatrice Sandra Zampa la quale si sente indignata e preoccupata per il futuro dell’Aifa, mentre il microbiologo Guido Rasi, nonché ex direttore dell’Ema, l’Agenzia Ue del farmaco, punta il dito sugli oneri insiti nel ruolo di “rappresentante legale” , ruolo che deve essere ricoperto a tempo pieno:

Non è escluso che anche i compiti legati alla funzione di rappresentante legale, con le implicazioni di un lavoro a tempo pieno e di una responsabilità personale diretta, possano avere influito sulla decisione.

Con l’addio di Palù, il ministro Schillaci dovrà trovare in fretta un nuovo presidente e un nuovo commissario, nominati dal Ministero della Salute d’intesa con le Regioni con il Ministero dell’Economia.

Leggi anche La questione linguistica Ucraina

Articoli correlati

Seguici sui social

ADVERTISMENT

Recent Posts

ADVERTISMENT