Mi è capitato di recarmi al bar sotto casa il giorno di San Valentino. Era ora di pranzo e non avevo ancora preparato nulla così decisi di prendere qualcosa da mangiare e un caffè, leggermente lungo, per combattere il sonno.
Mentre stavo distribuendo meglio lo zucchero con il cucchiaino, il mio sguardo si posò casualmente su alcuni baci perugina che il titolare aveva messo in prossimità della cassa. Fu in quel momento che mi venne in mente che era il 14 febbraio, San Valentino, la festa degli innamorati. Decisi di prendere uno di quei cioccolatini. Chiamai la cassiera e le dissi di metterne uno in conto. Lo presi subito prima di bere il caffè e, come mio solito, lessi immediatamente la frase presente all’interno.
L’amico sa tutto di te eppure gli piaci
Era il giorno di San Valentino, ma io non lo festeggio. Per me non è la festa degli innamorati, ma un’occasione per parlare dell’amore. Quello stesso amore per il quale ricorre una festa ogni qualvolta c’è anche solo un pensiero di gioia. Leggendo quella frase ho pensato che per apprezzare una persona, effettivamente devi conoscere tutti i suoi limiti e i suoi difetti. Ho ripensato alle mie amiche, agli amici, a coloro che ci sono e, soprattutto, a coloro che si sono allontanati. Insomma a tutte le persone che condividono o hanno condiviso con me un pezzo di questo cammino. Vorrei poter dire grazie a ognuno, anche a coloro che sono adesso su un’altra strada. Se ho scoperto doti che non sapevo di possedere è anche grazie a loro. Grazie a loro perché sanno tutto, cioè anche i miei difetti, eppure ci sono stati o ci sono.
L’amico sa tutto di te eppure gli piaci.
Questo era il più bel dono che potessi ricevere per San Valentino. Con un bacio perugina ho festeggiato l’amore, non quello del consumismo, ma quella autentico che al di là di ogni altra cosa non ha bisogno di parole perché il solo fatto che si percepisca la sua essenza, ha detto già tutto.
Perché non importa quanto distante, se due persone si piacciono conoscendo reciprocamente i propri difetti, saranno sempre vicini e, se fossero piccole parti di una folla immensa, saprebbero comunque riconoscersi, trovarsi e avvicinarsi. Grazie a questa frase stupenda, messa lì, quasi come a volermi dire che il mondo è bello e che c’è ancora un motivo di gioia, ho celebrato l’amore, perché le persone alle quali vuoi bene, non importa che ruolo abbiamo, l’importante è che, in qualche modo, ci siano.
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