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Quanto carburante consumano gli aerei

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Quanto consuma un aereo? Quante volte ci saremmo posti questa domanda senza trovare una risposta ebbene, oggi, abbiamo deciso di approfondire questo argomento per cercare di quantificare il consumo di un aeromobile.

quanto consumano gli aerei, premessa

Premettiamo che, esattamente come nel caso delle automobili, anche gli aerei hanno un consumo che varia in base alla grandezza, al modello e al carico. Ovviamente, in funzione di queste caratteristiche, e dell’utilizzo che se ne deve fare, si sceglie il tipo di aereo più appropriato alle esigenze di viaggio che la compagnia intende soddisfare.

il consumo nelle varie fasi

Le fasi nelle quali gli aerei consumano di più sono quella del decollo e dell’atterraggio. Si tratta del momento in cui i piloti devono spingere al massimo il regime dei motori. Viceversa, durante i tratti di volo prolungato il motore dell’aereo richiede meno carburante. Questo è uno dei motivi per i quali il Boeing 747 utilizzato per le transvolate sugli oceani, a dispetto del suo peso, riesce a consumare meno in confronto al Boeing 737 che è progettato per voli più brevi. I motori degli aerei sono alimentati a kerosene un combustibile noto per l’utilizzo nelle lampade, nelle stufe e al circo per creare il fuoco dei giocolieri. In campo aeronautico è utilizzato alimentare la maggior parte dei motori a reazione.

Ma torniamo alla domanda iniziale, quanto consuma un aereo? Solitamente un aereo militare, che ha la possibilità di superare la velocità del suono, consuma poco più di 16 mila litri per ogni ora di volo. Un Boeing 737, che può contenere fino a 26 mila litri di carburante, può arrivare a consumare tra 4500 e 5000 litri in un’ora di volo, durante la quale consuma poco meno di 12 litri per ciascun km percorso. A conti fatti, per volare da Roma a Milano sono necessari circa 2600 litri di carburante mentre per andare da Roma a New York ne servono circa 70 mila utilizzando però un aereo diverso, adatto alle transvolate oceaniche. Le compagnie cercano, inoltre, di ridurre i consumi non soltanto per inquinare di meno, ma anche per risparmiare sui costi potendo così offrire ai viaggiatori un prezzo più basso sull’acquisto dei biglietti, sostenendo al contempo i costi di volo.

consumo aereo, accorgimenti per risparmiare

I principali accorgimenti riguardano la riduzione della velocità di crociera e l’aumento della quota di servizio. Un aereo che viaggia più in alto risente di meno della resistenza dell’aria, ragione per la quale deve sforzare meno i motori. Allo stesso modo, impiegando 5 minuti in più sulla tratta Roma – Milano, oppure 15 in più su quella Roma – New York, è possibile risparmiare il 10% del carburante ossia l’equivalente di circa 260 litri di kerosene sulla tratta breve e il 5%, ossia circa 3000 litri, su quella lunga. Dal punto di vista del costo, il cherosene viene pagato circa un euro al litro all’ingrosso per le compagnie aeree. Occorre considerare che circa un terzo di questa cifra finisce nelle tasche dell’erario attraverso il meccanismo delle accise. Se si considera che l’aereo più grande del mondo, l’Airbus A380, può contenere fino a 310 mila litri di carburante, ci si rende conto che riempire completamente il serbatoio di un aeromobile di quel tipo costa oltre 300 mila euro. Questo è uno dei motivi per i quali le compagnie aeree cercano di ottimizzare i consumi e ridurre i costi al fine di contenere i pressi dei titoli di viaggio e preservare la quota di clientela.

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