Centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza in Germania per il secondo giorno consecutivo per manifestare contro il partito di estrema destra Alternative für Deutschland (AfD). Le proteste, che hanno coinvolto oltre 100 città, sono state innescate da un’inchiesta pubblicata a inizio gennaio dal sito tedesco di giornalismo investigativo Correctiv.
Secondo l’inchiesta, a fine dicembre ci sarebbe stato un incontro tra alcuni leader di AfD, i finanziatori del partito e diversi membri del movimento neonazista tedesco. L’obiettivo della riunione sarebbe stato quello di discutere un piano di espulsioni su larga scala delle persone richiedenti asilo, degli immigrati con permesso di soggiorno e anche dei cittadini tedeschi di origine straniera.
La notizia dell’incontro ha suscitato un’ondata di indignazione in Germania, dove l’AfD è il secondo partito più popolare. Le proteste, che sono state pacifiche, hanno visto la partecipazione di persone di tutte le età e provenienze sociali.
Le proteste dimostrano che la società tedesca è profondamente divisa sull’AfD. Il partito, che ha posizioni xenofobe e anti-immigrati, è accusato di rappresentare una minaccia per la democrazia tedesca. La possibilità di bandire l’AfD è attualmente oggetto di discussione in Germania.
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