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Pozzolo, i probiviri e la magistratura

Emanuele Pozzolo
Emanuele Pozzolo

Continua a tenere banco la vicenda che a capodanno ha visto protagonista il parlamentare di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo. Inizialmente il deputato aveva sostenuto di non essere stato lui a sparare rifiutando di sottoporsi al test dello stub e di consegnare i vestiti indossati al momento dell’incidente. Il tutto sarebbe avvenuto invocando l’immunità parlamentare. Nei giorni successivi la persona offesa del reato, il trentunenne Luca Campana, genero del capo scorta del sottosegretario Andrea Delmastro, aveva sporto querela nei confronti di Pozzolo. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera due testimoni avrebbero smentito il parlamentare confermando che sarebbe stato lui a premere il grilletto e a provocare il ferimento di Campana.

La presidente del consiglio Giorgia Meloni già in occasione della conferenza di fine anno tenutasi il 4 gennaio aveva dichiarato che per Pozzolo era venuto meno un dovere, precisamente il 

dovere legale e penale di custodire un’arma con responsabilità e serietà è venuto meno. E questo non va bene Per qualsiasi italiano figuriamoci per un parlamentare di Fratelli d’Italia

Pozzolo in pausa attendendo i probiviri

Secondo le voci di corridoio Pozzolo questa settimana non parteciperà ai lavori della Camera. Avrebbe dovuto recarsi a Roma già nella giornata di oggi per prendere parte ai lavori parlamentari sulla discussione del Piano Mattei. Dopo essere stato deferito ai probiviri, sarà prima ascoltato e poi potrà chiedere che siano acquisiti eventuali testimoni a sostegno della sua tesi. Infine, potrebbe anche chiedere alla commissione che lo giudicherà di attendere l’esito delle indagini da parte della Magistratura. Tuttavia il lavoro dei probiviri non è dipendente dai tempi e dalle conclusioni della procura e del tribunale.

chi sono i Probiviri

La commissione che deve giudicare i parlamentari di Fratelli d’Italia in caso di condotta inappropriata è composta persone che non hanno incarichi politici questo, al fine di garantire la terzietà delle loro decisioni e delle loro operato. Il presidente è Roberto De Chiara e tra i componenti figurano tra gli altri Maria modaffari e Filippo Milone quest’ultimo ex Sottosegretario al Ministero della Difesa e manager del Gruppo Ligresti indagato e condannato all’epoca di Tangentopoli ma riabilitato con la cancellazione della condanna successivamente.

la polemica sul giudice

Vi sono poi polemiche sul pubblico ministero Francesca Paola Ranieri che nel 2017 è stata candidata ed eletta al consiglio comunale di Parma nella lista del sindaco Pizzarotti che, com’è noto, è un ex militante del Movimento 5 Stelle. Il magistrato ha tuttavia da tempo lasciato la politica, motivo per il quale al momento non sussiste alcuna causa di incompatibilità. Inoltre il procedimento che si è aperto non è a iniziativa di un’indagine della magistratura, ma conseguente ai fatti avvenuti alla festa di capodanno e circostanziati, adesso, anche dalla querela della persona offesa. Solo per un caso il fascicolo è stato assegnato alla giudice Ranieri.

Leggi anche Conferenza stampa di fine anno di Giorgia Meloni

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