I serbi sono andati alle urne per la quarta volta in 10 anni per eleggere un nuovo parlamento e un nuovo sindaco di Belgrado. Il partito di destra del presidente Vucic, il SNS, ha vinto le elezioni con il 46% dei voti, seguito dalla coalizione centrista “Serbia contro la violenza” con il 23%.
le accuse dell’opposizione
Vucic ha celebrato la sua vittoria come una “vittoria convincente”, ma i risultati mostrano che il suo consenso è in declino. In particolare, a Belgrado, il SNS ha perso la maggioranza assoluta, ottenendo il 35% dei voti.
L’opposizione ha denunciato irregolarità nel voto, sostenendo che alcuni autobus carichi di non residenti sono stati portati nella capitale per votare per il SNS. Le autorità hanno respinto queste accuse.
Vucic, un punto di equilibrio
Vucic è un leader controverso, accusato di limitare la libertà di stampa e di consolidare il suo potere personale. Tuttavia, è anche visto come l’unico leader credibile in grado di gestire le relazioni con il Kosovo e l’equilibrismo diplomatico di Belgrado tra Russia e Unione europea.
In particolare, Vucic è stato in grado di mantenere la pace nella regione, nonostante i timori di un’escalation della violenza dopo un attacco nel nord del Kosovo alla fine di settembre.
Elezioni in Serbia, i rapporti con l’UE
Tuttavia, la sua posizione sul conflitto in Ucraina potrebbe mettere a rischio la sua integrazione nell’Unione europea. A differenza delle altre nazioni balcaniche, la Serbia non ha aderito alle sanzioni contro la Russia, per non deteriorare le relazioni con un ex alleato storico, da cui dipende dal punto di vista energetico, e in passato, anche politico.
Questa posizione ha attirato critiche contro il governo di Vucic e potrebbe rendere più difficile la sua integrazione nell’Unione europea.
Leggi ancheCop28 e clima: dove siamo e dove possiamo arrivare
