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Riforma della giustizia e scontro Crosetto Anm

crosetto

Dopo le dichiarazioni del ministro Crosetto al Corriere della Sera, il dibattito politico si infiamma e si torna a parlare di riforma della giustizia

La riforma della giustizia è uno dei temi caldi del dibattito politico attuale. Si tratta di un evergreen che ha interessato quasi tutti i governi dell’ultimo trentennio, ma che non si è mai concretizzato in una riforma significativa dell’ordinamento e della carriera dei magistrati. Recentemente il governo Meloni era intervenuto proponendo la riforma Nordio che è stata in gran parte ridimensionata.

le dichiarazioni del ministro Crosetto

Nella giornata di domenica il Ministro della Difesa Guido Crosetto ha rilasciato delle dichiarazioni in una intervista al Corriere della Sera. Secondo quanto ha affermato ci sarebbe una volontà da parte dei magistrati di attaccare il governo di centrodestra in vista delle elezioni europee previste per il prossimo giugno: Queste le parole del ministro


L’unico grande pericolo è quello di chi si sente fazione antagonista da sempre e che ha sempre affossato i governi di centrodestra: l’opposizione giudiziaria.

Sollecitato dal collega del Corriere aveva aggiunto:

A me raccontano di riunioni di una corrente della magistratura in cui si parla di come fare a “fermare la deriva antidemocratica a cui ci porta la Meloni”. Siccome ne abbiamo visto fare di tutti i colori in passato, se conosco bene questo Paese, mi aspetto che si apra presto questa stagione, prima delle Europee…

scontro Crosetto magistratura, le reazioni delle opposizioni

La reazione delle forze politiche e della magistratura attraverso l’ANM, l’associazione nazionale dei magistrati, non si è fatta attendere. Il presidente Giuseppe Santalucia, intervenendo ha dichiarato:

La giustizia giudiziaria non fa opposizione al governo, non è né contro né pro il governo.

Anche le opposizioni fanno sentire la propria voce, Carlo Calenda di Azione invita il ministro a denunciare fatti di cui è a conoscenza mentre il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte dichiara

L’attacco mosso dal ministro Crosetto alla magistratura è un attacco gravissimo. Ha attribuito alla magistratura addirittura finalità eversive. Un ministro della Repubblica che sia serio e responsabile non può permettersi di lanciare questi attacchi a un altro potere dello Stato. Deve andare subito in procura a riferire i fatti di cui ha conoscenza e dopo venga anche in Parlamento, perché la questione è così seria e va chiarita anche in Parlamento

Dal canto suo il ministro prova a smorzare i toni scrivendo su Twitter

Se interessati, incontrerei molto volentieri il Presidente dell’associazione Magistrati Santalucia ed il suo direttivo per chiarire loro le mie parole e le motivazioni. Così capiranno che alla base c’è solo un enorme rispetto per le istituzioni. Tutte. Magistratura in primis.

dallo scontro alla riforma

Nel settembre scorso la riforma Nordio si era proposta di abolire l’abuso d’ufficio ed era stato necessario l’intervento “pacificatore” del Quirinale per evitare uno scontro politico e istituzionale in particolare legato all’intenzione di abolire definitivamente il reato di abuso d’ufficio. Il Consiglio dei Ministri di ieri si propone invece di ridurre le casistiche per mettere i magistrati fuori ruolo mantenendo il numero massimo a 180. Si introdurrebbe la possibilità di avere un fascicolo valutativo sull’operato dei magistrati. Si era discusso anche di introdurre un test psicoattitudinale, ma alla fine il CdM ha deciso diversamente.

scontro e riforma, le pagelle ai magistrati

Arriva il parere di Cesare Mirabelli, presidente emerito della Corte Costituzionale che valuta in senso positivo l’istituzione di un fascicolo valutativo, la cosiddetta pagella

Mettere a disposizione del Consiglio superiore della magistratura i dati per valutare l’operato di un giudice è positivo. Può avere un effetto di stimolo nei confronti del magistrato stesso, spingendolo a fare meglio

infine aggiunge che la misura deve comunque avere rispetto dell’autonomia e del lavoro dei magistrati

A patto che non ci si limiti a un giudizio sommario, che trascuri la qualità del lavoro svolto in favore della quantità.

Riforma della giustizia, i tentativi dei governi

Il tema della Giustizia si è rivelato spinoso per i governi che vi hanno messo mano e che spesso, quando non hanno rinunciato, sono riusciti a fare interventi meno incidenti di quanto avrebbero voluto. Molti dei temi che riguardano la giustizia si trovano direttamente in costituzione e questo sicuramente irrigidisce, al fine di preservarne la funzione, la possibilità di riformare l’ordine. Molte forze di opposizione vedono la riforma della magistratura e della Giustizia come qualcosa da dover provare con la più alta partecipazione possibile dal momento che un buon lavoro giusto e imparziale della magistratura è interesse non soltanto della maggioranza ma anche dell’opposizione. Su questo punto sono tutti d’accordo ma nella sostanza lo scontro politico diventa sempre più aspro quando si parla di magistratura perché vi sono interpretazioni diverse come realizzare l’interesse comune del paese. C’è chi sostiene che i giudici godano di troppe garanzie e non siano responsabili del loro operato. Altri invece difendono questo sistema chiedendo si un miglioramento, ma per mettere i magistrati in condizione di svolgere più velocemente i loro compiti.

Leggi anche: Cosa c’è di nuovo nella riforma costituzionale proposta dal governo Meloni

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