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La Coppa Davis torna in Italia dopo 47 anni

Sinner, Bagnaia, Coppa Davis

Quella appena trascorsa è stata una domenica da incorniciare per la storia dello sport Italiano. Nel pomeriggio Francesco Pecco Bagnaia si è nuovamente laureato campione del mondo nella classe MotoGp e in serata, dopo ben 47 anni, uno strepitoso Jannik Sinner è riuscito a trascinare nuovamente la squadra italiana sul tetto del mondo conquistando la Coppa Davis.

Nel primo incontro Arnaldi ha avuto ragione dell’australiano Propyrin dopo un match durato oltre 2 ore che ha avuto il suo epilogo al terzo set con parziali 7-5, 2-6, 7-5. A giudicare dai parziali del primo e del terzo set e considerando un tempo di oltre 120 minuti, ci si aspettava una partita in salita, che probabilmente sarebbe arrivata al doppio. Impressione smentita nel sedondo incontro che ha visto contrapposti l’astro nascente del tennis italiano e mondiale, Jannik Sinner all’australiano de Minaur. L’altoatesino si impone 6-3 e 6-0 liquidando l’avversario e la squadra australiano in appena due set. L’insalatiera più famosa della storia del tennis torna così in Italia per la seconda volta dopo un’assenza che durava dal 1976.

Quella era la data dell’ultima e finora unica vittoria della squadra azzurra. In mezzo le finali del 1977, 1979, 1980 e 1998 due delle quali perse proprio con la squadra oceanica.

Durante le interviste che hanno preceduto la cerimonia di premiazione, il capitano della squadra azzurra Filippo Volandri ha definito l’esito dell’incontro come “una vittoria speciale per una famiglia”. Il momento più bello è stato quando – se mai ce ne fosse ancora bisogno – Sinner ha ricordato e ringraziato la squadra Australiana per aver onorato la competizione. Subito dopo si è passati alla cerimonia di premiazione, prima l’argento, poi le medaglie individuali e, infine, dopo 47 anni, i componenti della squadra italiana hanno alzato il trofeo più famoso della storia del tennis al cielo del palazzo dello sport di Malaga.

La vittoria di oggi è stata un riscatto per tutto lo sport italiano, per una nazione che ancora una volta si è rivista nazione grazie a valori comuni della cultura sportiva. Un’intera generazione aspettava questa vittoria da decenni, una generazione cresciuta nel mito di Adriano Panatta. Ci piace pensare che, dato il nome Adriano, sia possibile paragonare Panatta all’imperatore romano e che oggi, grazie a questa vittoria, questo imperatore abbia capito che ha un degno erede in Jannik Sinner.

La Coppa Davis è attualmente la massima competizione tennistica internazionale per squadre nazionali. La fondazione del torneo risale al 1899 quando quattro studenti di Harvard, appassionati e giocatori di tennis nella squadra del famoso ateneo, ebbero l’idea di sfidare una squadra composta da giocatori britannici. Per assegnare un trofeo al vincitore, uno dei quattro ideatori Dwight Filley Davis, comprò di tasca propria un’insalatiera stilizzata che fungeva da trofeo. A partire dall’anno seguente la competizione fu organizzata con la partecipazione di più squadre. Con il passare degli anni aumentarono le squadre partecipanti e dal 1922 vi prende parte anche la squadra italiana.

Oggi la coppa Davis è di fatto la coppa del mondo di tennis ed è disputata sotto l’egida della federazione internazionale del tennis. Purtroppo a partire dal 2016 le vittorie nell’ambito di questa competizione servono per stabilire un ranking delle squadre nazionali ma non attribuiscono ai singoli componenti i punti della classifica ATP. Questo significa che Sinner non beneficerà delle vittorie contro Djokovic e non si avvicinerà a lui con il punteggio grazie all’esito di questo torneo. Cosa di poco conto se si considera che dopo questa vittoria i nomi di tutti i giocatori della squadra azzurra si iscriveranno di diritto nella storia del tennis.

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