Vogliamo dire ai nostri lettori come si è arrivati a determinare questa vicenda?
Alle ultime elezioni del settembre 2022 la collega di partito Anna Laura Orrico era candidata nel collegio uninominale di Cosenza. I maggiori competitor erano lei e Andrea Gentile. Attraverso un meccanismo della legge elettorale Anna Laura Orrico era candidata anche in un collegio proporzionale quindi in questo collegio uninominale sono risultata eletta io. Dato il delta di voti abbastanza ristretto Andrea Gentile ha presentato ricorso. Un ricorso che de jure era contro Anna Laura Orrico ma di fatto era contro di me.
Fin qui però sembra tutto lineare, invece?
Il problema non è il ricorso, per carità, ognuno può chiedere un riconteggio soprattutto quando c’è uno scarto contenuto. Andrea Gentile non ha presentato ricorso alla Corte d’Appello ma a un organo di autodichia, la Giunta delle elezioni della Camera dei Deputati. I ricorsi ci sono sempre stati, è giusto e legittimo che chi ne ha facoltà, se ritiene di aver subito un torto lo faccia.
Ma?
Ma il ricorso di Gentile è basato all’incirca su 83 testimonianze di persone che sostengono di aver visto anomalie. Ora, al di là del fatto che non tutti potevano restare nei seggi al momento dello spoglio. In quella fase possono essere presenti i rappresentanti di lista, i presidenti di seggio e coloro che sono addetti allo scrutinio. Il privato cittadino non può essere presente per diverse ore all’interno del seggio dopo le operazioni di voto. Ma non è solo questo.
Cos’altro c’è?
Alcune di queste persone prive di qualsiasi mansione hanno dichiarato di essere presenti in più seggi differenti nello stesso momento. Ora, dato che nessuno ha il dono dell’ubiquità e molti di questi seggi sono distanti diversi km tra loro e che la Calabria purtroppo non è la prima regione per efficienza della viabilità, com’è possibile che queste persone pur non potendo essere presenti nei seggi si trovavano addirittura in più seggi distanti km?
Quindi sulla base di queste dichiarazioni si è giunti a un riconteggio?
Sulla base di queste dichiarazioni, Gentile ha chiesto, nel suo ricorso di controllare una parte delle schede bianche e delle schede nulle. La Giunta delle Elezioni composta da tutti i gruppi politici ha proposto di modificare i criteri che sono stati specificati anche con pubblicità in televisione e con istruzioni sui giornali. Ci era stato detto che anche in caso di candidati di una stessa coalizione non era possibile apporre più di un solo simbolo sulla scheda altrimenti il voto sarebbe stato annullato.
Perdonami se ti interrompo ma ho qui davanti a me il manuale del ministero dell’Interno per le elezioni delle Camere del 2022. Al paragrafo 26.3 tra le pagine 103 e 104 si spiega esattamente “Si ha nullità della scheda nei seguenti casi: […] se l’elettore traccia segni di voto sul nominativo di più di un candidato uninominale o sul contrassegno di più liste anche se collegate tra loro”
Esatto. I criteri sono stati modificati dalla Giunta in modo retroattivo con l’appoggio di tutti i partiti tranne del Movimento 5 Stelle.
E le bianche?
Può accadere che nei seggi alle 4 o alle 5 del mattino ci sia molta stanchezza, può capitare che una x non sia ben visibile e quindi si ritiene bianca una scheda non lo era. Tipicamente la percentuale media di schede bianche poi votate è del 2-3% in questo caso del 10%. Tra l’altro la trasmissione Report che ringrazio, ha chiesto a molti scrutatori e presidenti di seggio che hanno confermato, alcuni mettendoci la faccia altri no, che le schede erano effettivamente bianche. Ti dirò di più. Nei verbali non c’è nemmeno traccia di proteste da parte dei rappresentati di lista. Cioè nessuno ha fatto mettere a verbale che per lui quelle schede considerate bianche fossero votate. Non ci è nemmeno stato consentito di sentire dei costituzionalisti in merito alla modifica retroattiva dei criteri.
Avete provato però a sentirne qualcuno come perito di parte seppur senza poterne ammettere la dichiarazione davanti alla Giunta?
Si, certo. Non abbiamo trovato nessuno che ammettesse la legittimità di questa modifica. Successivamente poi siamo stati anche sospesi, come gruppo parlamentare. Io stessa sono stata sospesa per 15 giorni, la stessa sospensione di chi ha preso a pugni altri colleghi.
Una tensione molto alta
Si, ma la maggioranza ha determinato questa condizione di tensione forte dei numeri. Basta pensare che molti giornali hanno scritto che rideterminando i criteri sarebbe stato poi possibile dover riconteggiare tutte le schede nulle con lo stesso criterio. Ovviamente presi dal panico si sono affrettati a dire che questi criteri si applicavano soltanto ai ricorsi presentati, in altre parole al mio. Inoltre mi è stato negato di poter aprire una percentuale di schede valide. Si tratta di una cosa che viene sempre fatta.
Quindi la Giunta e il Comitato ha analizzato un sottoinsieme delle schede bianche?
Si la percentuale che ha chiesto Gentile.
Quindi è anche possibile che se si fosse preso un campione costituito diversamente l’esito numerico sarebbe stato differente?
Esatto.
Non è materialmente possibile ricontrollarle tutte prima di prendere una decisione così importante?
Ma certo che si potevano ricontrollare tutte, ma non hanno voluto per velocizzare i tempi. Per fare tutto in fretta, come ho detto anche in Parlamento, hanno calpestato la democrazia. Tra l’altro quando avevo chiesto di analizzare le schede valide, non avevo chiesto una percentuale in particolare, non me l’hanno consentito. Per analizzare il 2-3% ci avrebbero messo davvero poche ore. Non hanno voluto. Ma già prima della fine delle attività della Giunta qualcuno, sicuramente di centro destra, ha fatto uscire un’agenzia affermando che Andrea Gentile sarebbe entrato in Parlamento. Questo prima della fase degli avvocati. Non hanno avuto rispetto delle leggi, dei cittadini dei regolamenti, ma nemmeno dell’Istituzione Camera dei Deputati.
Avete evidenziato tutto questo anche nelle relazioni di minoranza?
In massima parte abbiamo messo in evidenza il rifiuto del riconteggio delle schede valide.
Mettendo che la Giunta si renda conto dell’errore, si potrebbe rimediare?
Penso che sia impossibile, significherebbe ammettere un errore. Tra le altre cose ho presentato un esposto in Procura ma se dovessi ottenere un’accusa nei riguardi di qualcuno, quel qualcuno rimarrebbe comunque dentro.
Dal punto di vista umano, parlando di violenza sulle donne, ovviamente con le dovute differenze e termini di paragone, come ti sei sentita nel subire questa violenza?
In questi 2 anni e mezzo mi è capitato che Parlamentari della Repubblica, di maggioranza si avvicinassero a em con fare da signorotti tentando di farmi credere di essere nel torto. Quando sei accerchiata da Onorevoli che, come dicevi prima, dovrebbero essere eticamente onorevoli, ma non hanno un’etica perché cercano di operare la vittimizzazione secondaria cioè la colpevolizzazione della vittima. Con le dovute differenze si tratta di un modo cattivo di fare violenza psicologica. Mi sono sentita sotto pressione ma avevo la forza della verità.
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