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Cos’è Starlink, il sistema satellitare di Elon Musk

Il trenino dei satelliti Starlink
Il trenino dei satelliti Starlink

Starlink, il sistema di connettività satellitare sviluppato da SpaceX, rappresenta una rivoluzione nelle telecomunicazioni globali. Con una costellazione di oltre 5.000 satelliti in orbita terrestre bassa, il progetto mira a fornire internet ad alta velocità anche nelle aree più remote, superando i limiti delle infrastrutture terrestri. La sua architettura si basa su satelliti compatti e modulari, progettati per operare in orbite comprese tra 340 e 614 km di altitudine, riducendo la latenza rispetto ai sistemi geostazionari tradizionali. Dal punto di vista economico, SpaceX ha ottimizzato i costi di produzione dei terminali utente, passati da 3.000 a meno di 600 dollari, mentre i ricavi hanno raggiunto 1,4 miliardi di dollari nel 2022. Oltre all’uso civile, Starlink ha assunto un ruolo strategico in scenari bellici, come dimostrato nella guerra russo-ucraina, dove oltre 42.000 terminali hanno supportato le comunicazioni militari. Nonostante la predominanza nel settore, progetti concorrenti come Kuiper di Amazon e OneWeb stanno emergendo, segnalando una crescente competizione nel mercato dell’internet satellitare.

Starlink: architettura tecnologica e parametri orbitali

La costellazione Starlink utilizza satelliti di piccole dimensioni, con una massa stimata tra 250 e 300 kg ciascuno, organizzati in orbite basse (LEO) per minimizzare il ritardo di trasmissione. I modelli V1.5, operativi dal 2021, sono stati affiancati dai V2 Mini, dotati di una capacità quadrupla grazie a antenne a fascio ripiegabile e sistemi di propulsione avanzati. Questi satelliti operano principalmente a un’altitudine di 550 km, suddivisi in piani orbitali inclinati di 53°, 70° e 97,6° per garantire una copertura globale. A marzo 2025, su 5.111 satelliti lanciati, 4.065 sono attivi, con una distribuzione che evita congestioni nello spazio aereo. L’aggiornamento alla versione V2, ritardato a causa delle limitazioni del vettore Falcon 9, richiederà il ricorso al razzo Starship per il dispiegamento massivo.

Evoluzione dei costi di produzione

Inizialmente, ogni terminale utente aveva un costo di produzione di 3.000 dollari, ridotto a 1.300 nel 2021 e infine sotto i 600 nel 2023. Questo miglioramento deriva dall’ottimizzazione dei processi industriali e dall’aumento dei volumi produttivi. In Italia, il kit per l’utente finale è stato scontato da 450 a 299 euro, con abbonamenti mensili diminuiti da 50 a 40 euro, rendendo il servizio competitivo rispetto alle offerte in fibra ottica nelle zone rurali.

Storia e obiettivi del progetto

L’idea di Starlink emerse nel 2015 come parte della visione di Elon Musk per finanziare il programma spaziale marziano di SpaceX. I primi prototipi furono lanciati nel 2018, mentre il servizio commerciale partì nel 2020 negli Stati Uniti. Le proiezioni iniziali prevedevano 12 miliardi di dollari di ricavi entro il 2022, obiettivo ridimensionato a 1,4 miliardi a causa della crescita più lenta della base utenti. Nonostante ciò, Starlink contribuisce per il 30% al fatturato totale di SpaceX, dimostrando la vitalità del modello.

Starlink nel conflitto ucraino

Dall’invasione russa del 2022, SpaceX ha donato all’Ucraina oltre 1.300 terminali, saliti a 42.000 unità entro il 2024. Questi dispositivi hanno permesso il coordinamento delle operazioni militari, il controllo dei droni e la resilienza delle comunicazioni contro gli attacchi informatici russi. Elon Musk ha sottolineato come Starlink costituisca “la spina dorsale dell’esercito ucraino”, sebbene la minaccia di disattivazione nel 2025 abbia sollevato preoccupazioni geopolitiche.

Competitori e alternative emergenti

Il mercato dell’internet satellitare vede concorrenti come ViaSat e Hughes Network, che operano in orbita geostazionaria con latenze maggiori. Project Kuiper di Amazon prevede 3.236 satelliti, mentre OneWeb (in partnership con Airbus) ha completato una costellazione di 648 unità. La Cina sta sviluppando sistemi analoghi per contrastare la dipendenza tecnologica, evidenziando come il settore sia sempre più strategico a livello geopolitico.

Sfide e prospettive future La saturazione della rete in alcune regioni statunitensi e i ritardi nel dispiegamento dei V2 pongono problemi di scalabilità. Tuttavia, l’avvento di Starship potrebbe risolvere queste criticità, trasportando fino a 100 satelliti per lancio. Con 1,5 milioni di abbonati globali, Starlink rimane il leader indiscusso, ma la concorrenza e le regolazioni internazionali ne plasmeranno il futuro sviluppo.

Leggi anche Voyager II: la sonda ai confini dell’universo

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