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Venerdì 17: le origini storiche e la superstizione

Venerdì 17
Venerdì 17

In numerosi paesi è diffusa l’eptacaidecafobia cioè la “paura” del numero 17. Tuttavia soltanto in Italia è diffusa la paura del venerdì 17. In altri paesi come ad esempio quelli anglosassoni e il Brasile la data che più spaventa gli abitanti è quella di venerdì 13. Solo per la cronaca la paura del numero 13 si chiama triscaidecafobia.

Venerdì 17: le origini storiche e le altre culture

Ma perché si è diffusa la credenza secondo la quale venerdì 17 debba essere un giorno sfortunato? Siamo arrivati nel 2001 a tradurre un titolo di un film americano “Shriek hai impegni per venerdì 13?” in “Shriek hai impegni per venerdì 17?”. Nel caso italiano venerdì 17 è considerata una ricorrenza sfortunata perché rappresenta l’unione di due elementi negativi cioè il venerdì, ovvero il giorno della morte di Gesù Cristo, e il 17 numero considerato negativo per tantissimi altri motivi.

Come accennato all’inizio l’eptacaidecafobia è diffusa da millenni. Già nell’antica Grecia il numero 17 era detestato dai seguaci di Pitagora che lo ritenevano un incomodo tra due rappresentazioni di quadrilateri ovvero il 16 equivalente a 4×4 e il 18 equivalente a 3×6. Si potrebbe aggiungere che la Bibbia riportava il giorno 17 del secondo mese come data del diluvio universale. Infine nel mese di settembre del 9 d.C. 3 legioni romane guidate da Publio Quintillo Varo, la XVII, XVIII e la XIX furono completamente annientate nella battaglia di Teutoburgo da alcune tribù germaniche guidate da Arminio. Presso i romani il risentimento per quella sconfitta fu tale che quella numerazione non fu ripresa in futuro per altre legioni.

Superstizione, folklore e alternative

Si tratta comunque di credenze che, per quanto possano avere coincidenze o radici di tipo storico, sono da attribuire a folklore e superstizione. La superstizione è il contrario della fede ma, al tempo stesso, è anche il contrario della scienza perché permette di attribuire fenomeni che possono essere razionalmente spiegabili a cause apparentemente soprannaturali.

Esistono peraltro culture che ritengono il numero 17 come fortunato ad esempio la cabbala ebraica lo considera un numero fortunato in quanto è la somma del corrispondente numerico della nona, della sesta e della seconda lettera e da luogo al lemma “tov” che significa bene.

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