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Cos’è la Befana per i piccoli e come ha origine l’Epifania

La Befana
La Befana

La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte, il vestito alla romana, Viva, viva la Befana. La Befana è la nonnina che arriva la notte del 6 gennaio, entra nelle case dei bambini per lasciare regali e dolciumi. L’origine del nome deriva dal termine Epifania e significa apparizione. Infinite sono le storie che riguardano la Befana, alcune sono legate al cristianesimo Una tra queste racconta la storia dei Re Magi in viaggio verso l’Oriente, in cerca della strada per arrivare a Betlemme che un giorno bussarono alla porta della vecchina per chiederle se si univa a loro nella ricerca di Gesù. Lei inizialmente si rifiutò di aiutarli, ma successivamente pentitasi, si mise in viaggio dispensando doni ai bambini che incontrava sperando che uno di loro fosse Gesù bambino.

Tra storia e folclore: il mito della Befana

Secondo altri studiosi invece il nome Befana deriverebbe dal folclore italiano, in onore di un’antica festa che si svolgeva proprio a inizio anno in onore della dea Strenia, a Roma, simbolo di prosperità. La Befana in tutte le storie porta doni ai bambini buoni e carbone a quelli monelli. Ogni anno arriva puntuale, vola sui tetti e, calandosi dai camini, riempie le calze lasciate appese dai bambini. Ma il carbone per molti indica buona fortuna, infatti ai tempi dell’Imperatore Aureliano, egli stesso, aveva proclamato il 25 dicembre la “festa del sole” Durante la quale, per i prossimi dodici giorni, un tronco di quercia veniva fatto bruciare e il carbone ottenuto veniva sparso sui terreni come simbolo di buona fortuna. La Befana non è cattiva, è solo infastidita con gli adulti e scorbutica con chi non le aggrada perché tenta di fare il furbo; ma con i bambini si mostra indulgente e comprensiva, una nonnina piena di attenzioni e regali.

L’iconografia e la Befana nel mondo

Una Befana vera, non ha il cappello a punta, come spesso appare su molti siti, blog, e persino in alcune pubblicità televisive. Usa invece esclusivamente un fazzolettone di stoffa pesante o uno sciarpone di lana annodato in modo vistoso sotto il mento. Ha una scopa, usata spesso per appoggiarsi o per volare brevemente. Pare che la Befana abbia un marito (Il Befanotto) molto vecchio, brutto a tal punto da incutere terrore nei bimbi. In altri Paesi, la festa della Befana si celebra diversamente, in Islanda, si festeggia una tradizione molto particolare. Si tiene una fiaccolata, a cui partecipano oltre che Babbo Natale, anche il Re e la Regina degli elfi. La fiaccolata termina con un falò e dei fuochi d’artificio. A differenza dell’Italia in Francia i bambini non ricevono in dono dolciumi o carbone, ma la tradizione vuole che nei giorni precedenti alla festa della Befana si prepari una torta, la “Galette des Rois”, al cui interno si inserisce una fava. Il dolce viene diviso in tante fette quanti sono gli invitati a tavola, più una parte riservata a una persona povera nel caso in cui si presentasse alla porta di casa. Il fortunato che riesce a trovare la fava diventa per quel giorno il Re o la Regina della festa. In Russia invece in occasione del giorno dell’Epifania, il 6 gennaio, si celebra la vigilia del Natale ortodosso. Durante questa ricorrenza i bambini sono in trepidante attesa di ricevere i loro regali, portati secondo il mito da Babbo Natale, chiamato Padre Gelo, accompagnato da Babuschka, una simpatica vecchietta.

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