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La stagione sciistica riparte: il problema sicurezza e incidenti

Riparte la stagione sciistica e si ripresenta il problema della sicurezza sulla prevenzione degli incidenti e infortuni a sciatori e snowborder
Riparte la stagione sciistica e si ripresenta il problema della sicurezza sulla prevenzione degli incidenti e infortuni a sciatori e snowborder

Dopo la difficile stagione invernale del 2023/2024, che ha visto il comprensorio dell’Alto Sangro sofferente per la poca neve, quest’anno ne sono bastati pochi centimetri per far scatenare gli sciatori in pista. La riapertura anticipata degli impianti ha registrato un numero altissimo di presenze a Roccaraso, ma oltre al sovraffollamento delle piste, si è anche registrato un numero alto di incidenti. Purtroppo molte persone pur non avendo una buona conoscenza dell’uso degli sci, senza adottare le dovute precauzioni, si lanciano in pista. Eppure la sicurezza non può essere trascurata. Nel week-end del 15 dicembre, si sono verificati due incidenti che hanno destato maggiore preoccupazione. Il primo ha coinvolto un uomo di 60 anni, che in seguito alla caduta ha quasi rischiato di perdere l’uso della mano destra. L’uomo era sulla pista Valle Verde 1, quando per cause ancora da accertare, cadendo ha riportato una frattura esposta alla mano destra con delle lesioni sia al livello del radio che dell’arteria. Fortunatamente i soccorsi repentini hanno fermato l’emorragia stabilizzando il paziente, che successivamente è stato trasportato a Chieti per un intervento di rivascolarizzazione che ha permesso di salvargli l’arto. L’altro incidente riguarda un uomo che sulla pista Pallottieri di Dx a Roccaraso, dopo essere scivolato su una lastra di ghiaccio, ha perso la sua tavola da snowboard. L’uomo dopo essere sbalzato in un dirupo di circa 30 metri, si è fermato a ridosso di un boschetto. Immediatamente un altro sciatore è intervenuto per soccorrere l’uomo. Aleandro Giuliano ha raccontato sui social il suo incidente, e vorrebbe rintracciare il suo angelo custode per ringraziarlo: “Vorrei tanto capire chi è – spiega – per ringraziarlo di persona. Sono sicuro che con il vostro aiuto riuscirò a rintracciarlo”. Poi aggiunge: “Anche a una persona che scia da 25 anni, può succedere quello che mai ti puoi immaginare”. Adottare misure di sicurezza come ad esempio l ‘installazione di reti di contenimento, è essenziale e importantissimo per tutelare e salvaguardare gli sciatori. Purtroppo gli incidenti sulle piste da sci non riguardano solo il comprensorio sciistico dell’Anto Sangro.

Incidenti sulle piste da sci: il caso della provincia autonoma di Bolzano

Secondo una recente indagine a cura dell’Istituto provinciale di statistica Astat della Provincia autonoma di Bolzano, che ha analizzato per l’inverno 2023-2024 gli infortuni registrati sui 44 chilometri quadrati di piste altoatesine, su un totale di 11.121 infortuni sulla neve – tra sci, snowboard e altri sport invernali, il 51,7% degli incidenti ha coinvolto donne e il 48,3% uomini. Dalla ricerca emerge che, la causa di infortunio più frequente riguarda il 77,6% delle sportive e degli sportivi ed è la caduta senza il coinvolgimento di terzi. La metà dei casi (50,3%) gli incidenti sono avvenuti sulle piste rosse, il 40% sulle blu e soltanto il 9% circa sulle nere. A farsi male più spesso sono gli under 20 e gli over 50: la percentuale più consistente di persone coinvolte in infortuni ha tra gli 11 e i 20 anni (21%, 21,8% maschi e 20,2% femmine), seguita dalla fascia d’età 51-60 anni (20,2%, 17% maschi e 23,1% femmine). Secondo i dati Astat i tipi di traumi riportati riguardano le distorsioni al ginocchio, seguite dai traumi alla spalla e infine la testa. Pietro Simone Randelli, presidente Siot e direttore della Clinica ortopedica dell’Università degli Studi di Milano, Istituto ortopedico Gaetano Pini, afferma “Lo sciatore tradizionale ha una prevalenza di lesioni ai legamenti del ginocchio e traumi alla spalla, mentre lo snowborder presenta più traumi al polso, gomito e spalla e meno al ginocchio”. Sono undicimila gli infortuni sugli sci, registrati in un solo anno che riguardano l’Alto Adige. Questo dovrebbe far pensare, che le misure di sicurezza che vengono applicate adesso, non bastano a tutelare gli sciatori, forse è arrivato il momento di adottarne delle nuove e più efficaci.

Leggi anche Matilde Lorenzi muore sciando, dobbiamo rivedere la sicurezza in pista?

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