Passeggiando per le strade del centro storico di Napoli a San Gregorio Armeno, si respira aria di tradizione e cultura natalizia tutto l’anno. Per approfondire abbiamo parlato con uno degli artefici dell’arte presepiale napoletana, Genny di Virgilio alla quarta generazione di maestri presepai.
Qual è la statua che meglio rappresenta la scaramanzia napoletana?
La statuina in eccellenza della scaramanzia è lo sciò sciò cioè il gobbetto che si aggirava per le vie di Napoli e regalava i numeri da giocare al lotto con una spruzzata, quasi un bagno di incenso per allontanare un po’ di malocchio se c’era.
Qual è il messaggio che tu vorresti fare arrivare alle persone che acquistano una tua opera?
Noi Di Virgilio siamo alla quarta generazione di artisti, realizziamo esclusivamente opere uniche, quindi quello che mi interessa è che in ogni casa entri un’opera sempre unica e diversa dalle altre.
In quale anno avete iniziato come famiglia?
Nel 1830
Pensi che il presepe sia diventato un mero motivo di arredo o credi che conservi ancora un significato religioso?
Entrambi. È sia un elemento di design sia un elemento che mantiene forte la tradizione napoletana.
Cosa ci puoi dire dei bambini che visitano a San Gregorio Armeno? Li vedi particolarmente contenti e quali emozioni suscita in loro aggirarsi per le strade dei presepi?
Dipende dal motivo per il quale arrivano. Se sono piccoli, sono bambini delle scuole elementari allora sono attratti da altre cose. Se invece sono un po’ più grandi si vede un interesse maggiore. Ovviamente è importante che da piccoli in siano stati abituati ad avere il presepe in casa nel periodo natalizio.
Tu sei tra i presepi tutto l’anno fin da quando eri bambino ma per te il Natale continua ad avere un’emozione particolare oppure si è un po’ standardizzata?
Il Natale è sempre un’emozione particolare viva e che cresce continuamente in tutti gli animi.
Quindi c’è sempre qualcosa di particolare in questo periodo dell’anno?
Certamente, è sempre diverso e particolare.
Nella tua bottega si sono avvicendati tantissimi personaggi dello spettacolo. Ne vediamo le foto affisse alle pareti. Vorrei sapere qual è la vista che più ti ha emozionato e se queste visite avvengono così all’improvviso oppure ti avvertono in anticipo?
Mi avvertono prima. Essendo molto conosciuti riescono a trovare il mio numero per chiamarmi e fissare un appuntamento. Per quanto riguarda gli Incontri più importanti che ho avuto nella mia vita, dire che sono stati con i papi. Papa Ratzinger e Papa Francesco. Benedetto XVI è stato un grande papa ma essendo tedesco era un po’ freddo. Lo omaggiai con una statuina. Papa Francesco, essendo argentino, era più “caliente”. Mi disse bella Jenny questa statuina, è molto somigliante solo che mi hai fatto più magro. Un altro incontro bello che ha avuto è stato con Berlusconi che è stato da me in bottega diverse volte e gli ho anche allestito un bel presepe ad Arcore.
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