La Coppa Davis è la massima competizione mondiale a squadre nazionali del tennis maschile. Inizialmente il torneo si chiamava “International Lawn Tennis Challenge”, ma fu ribattezzato “Coppa Davis”, dopo la morte dell’ex segretario alla guerra Usa, ex tennista e fondatore del torneo Dwight Davis, avvenuta nel 1945. La competizione, infatti, deve il suo nome proprio a Davis, uno studente universitario di Harward. Davis insieme ad altri suoi colleghi di studi, pensò di organizzare, nell’estate del 1890, un torneo di tennis tra una squadra britannica e una americana. Per creare il trofeo fecero fondere 6 kg di d’argento da un gioielliere di Boston.
Coppa Davis: le origini, la formula i vincitori
La prima coppa Davis fu vinta nel 1901 dalla squadra americana capitanata appunto da Dwight Davis per tre a zero. La sua carriera sportiva durò fino al 1904, dove partecipò alle Olimpiadi estive e dove fu eliminato al secondo turno del torneo di singolare. Nel torneo di doppio, insieme al suo compagno Ralph McKittrick, perse ai quarti di finale. Davis, più tardi ricoprì la carica di presidente della Federazione americana di tennis. Durante il suo mandato, ampliò le strutture sportive e creò i primi campi da tennis municipali degli Stati Uniti. Fu al servizio del Presidente Calvin Coolidge come Assistente del Segretario alla Guerra, per poi diventare governatore delle Filippine. Nel 1905 il torneo si allargò e comprese altre Nazioni: il Belgio, l’Austria, la Francia, la Nuova Zelanda. Dalla nascita del torneo, l’Australia ha vinto la Coppa ben 28 volte superata dagli USA vincenti in 32 occasioni. Solo nel 1973, si aggiunsero altre nazioni, come l’India, il Sudafrica, Spagna e Italia. Dal 1900 al 2018, la competizione adottava una formula di gioco diversa da quella attuale: ogni sfida tra due nazioni del Gruppo Mondiale consisteva in cinque incontri disputati nell’arco di tre giorni, solitamente venerdì, sabato e domenica. Al venerdì si disputavano due singolari, il sabato un doppio, la domenica altri due singolari, di regola tra gli stessi singolaristi del venerdì, ma “incrociati”. Vinceva la sfida chi si aggiudicava almeno tre dei cinque incontri previsti. Una volta designati i giocatori, nell’incontro conclusivo, si incontravano i giocatori secondi classificati delle due squadre. I capitani potevano sostituire un singolarista precedentemente designato con un altro dei giocatori convocati.
La Coppa Davis è l’equivalente del mondiale di calcio del il tennis
Dal 2019 la Coppa Davis ha adottato una nuova formula, la quale consiste in incontri di qualificazione, disputati nel mese di marzo. Successivamente, nel mese di novembre, si giocano le finali dove le squadre ammesse di diritto e quelle qualificate si scontrano divise in gironi e le partite si giocano al meglio dei tre set e gli incontri al meglio delle tre partite. Oggi il numero delle nazioni partecipanti è 24. Il ruolo dell’arbitro è fondamentale, ed è il responsabile nel garantire l’uniforme amministrazione delle regole del tennis e del codice di condotta. L’arbitro può anche rimuovere il capitano senza un avvertimento formale ma per un singolo incidente di cattiva condotta. La decisione del giudice arbitro è definitiva ed irrevocabile e ha la facoltà di chiamare fuori la Nazione che gioca in casa e assegnare la vittoria alla Nazione in trasferta, se la Nazione in casa non riesce a fornire un campo come previsto dal regolamento. Se la squadra ospitante sotto le normali condizioni, come determinato dall’arbitro, è impossibilitata a fornire un campo da gioco all’orario stabilito, la squadra che gioca in casa perde automaticamente l’incontro e la squadra in trasferta viene decretata vincente. Le superfici dei campi che possono essere usate nella competizione sono il manto erboso o terra rossa, cemento o una superficie sintetica, ma in nessun caso un incontro può essere giocato su un’altra superficie, eccetto nel caso che le squadre siano d’accordo nel farlo. Oggi la Coppa Davis è l’equivalente tennistico del campionato del mondo di calcio. È l’unica occasione per i tennisti professionisti di rappresentare i colori della loro nazione e in oltre un secolo di storia soltanto 10 Paesi hanno avuto l’onore di alzare la famosa Coppa. L’Italia è arrivata in finale otto volte, vincendo in due occasioni: nel 1976 e nel 2023. Il record appartiene ancora oggi agli Stati Uniti con ben 32 volte.
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