Skip to content

La Francia “rivuole” Trinità dei Monti a Piazza di Spagna

La scala di Trinità dei Monti a Piazza di Spagna
La scala di Trinità dei Monti a Piazza di Spagna

La famosa scalinata al centro di Roma, secondo il famoso quotidiano francese Le Monde, sarebbe di proprietà della Francia perché sarebbe stata realizzata con fondi francesi. A commissionare l’opera infatti, fu il cardinale francese di Santa Romana Chiesa Pierre Guerin de Tencin ma vi sono anche altri riferimenti alla Francia. Se si sale la scala infatti, si può osservare una targa circa a metà che ricorda come un altro cardinale francese Melchiorre de Polignac, abbia avuto un ruolo nella realizzazione della scalinata commissionata agli architetti romani Francesco De Sanctis e Alessandro Specchi.

Erano anni di ingerenze politiche e occupazioni immotivate, la Francia cercava di controllare sia il conclave sia l’operato delle famiglie che si succedevano al soglio pontificio. Del resto non è un mistero che a cavallo tra il Seicento e il Settecento la potenza transalpina si era affermata come la prima potenza politica e militare mondiale. Al momento della commissione della scalinata il cardinale de Polignac era Cardinale Diacono di Santa Maria in Portico Campitelli chiesa della capitale. Successivamente fu cardinale presbitero di Santa Maria in Via e di Santa Maria degli Angeli. Si tratta quindi di un alto funzionario dello Stato della Chiesa.

Trinità dei Monti, nessun allarmismo i giudici non chiedono la restituzione

Alla fine dell’Ottocento, dopo l’unità d’Italia la scala è stata ristrutturata con fondi italiani ed è comunque rimasta sotto la gestione dei Pii stabilimenti francesi. È proprio questo il motivo dell’interesse dei giudici della corte dei conti francese che, va precisato, non hanno chiesto al governo transalpino di intimare all’Italia la cessione della sovranità dell’area nel cuore di Roma, tale ipotesi è stata ventilata dalla stampa francese interessata più al sensazionalismo che al modo nel quale si stanno svolgendo le indagini interne alla Francia.

Certo, se esistesse il problema si potrebbe rispondere come Rampelli, ma la maggior parte delle opere che si trovano in Francia sono state acquistate da uomini che poi, per una ragione o l’altra, hanno vissuto in Francia. Si pensi ad esempio alla Gioconda e a come fu commissionata a Leonardo da Vinci. Tuttavia, come deterrente, anche questo si potrebbe usare, se fosse. Nel realismo appare difficile.

Martin Lutero accusava il Papa Leone X di aver completato la Basilica di San Pietro con i soldi provenienti dalla vendita delle indulgenze. Dal momento che molte delle indulgenze furono vendute negli stati germanici, sarebbe legittimo quindi aspettarsi che Germania, Austria e Svizzera chiedano la sovranità su Piazza San Pietro?

Piazza di Spagna resta italiana

La stampa francese, seguita dalla nostra, si è lasciata andare a ipotesi che non paiono all’ordine del giorno per i governi. Del resto sotto la lente dei giudici francesi è l’operato dei pii stabilimenti che comunque è un’organizzazione religiosa e non governativa. Anche se da più parti si invoca un chiarimento tra i due governi i lettori possono stare tranquilli, non è prevista alcuna variazione della sovranità che, comunque, richiederebbe un lungo iter parlamentare così come richiesto dall’articolo 80 della Costituzione.

Leggi anche La Francia prende in “ostaggio” Pavel Durov fondatore di Telegram

Articoli correlati

Ancora nessun commento.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui social

ADVERTISMENT

Recent Posts

ADVERTISMENT