L’anno scorso ho avuto modo di partecipare alla scuola di formazione politica di Patria e Costituzione, l’associazione e piattaforma politica che fa capo a Stefano Fassina, economista, ex deputato della Repubblica ed ex viceministro dell’economia. Vi racconto la mia esperienza estremamente gradevole
Il bello della scuola di formazione politica organizzata dall’amico Stefano Fassina è che in politica, finalmente si usa la tecnica del polling. Si chiede cioè a chiunque dei presenti se hanno qualcosa da dire o, se in funzione di ciò che hanno ascoltato, hanno qualcosa da aggiungere.
La Scuola di Formazione Politica di Patria e Costituzione
L’anno scorso ero nuovo a questa esperienza e non ho potuto fare a meno di notare la grande partecipazione da parte di personalità della politica e della società civile, nonché la possibilità di poter avvicinare e dialogare con la totalità di queste personalità. Mi è stato possibile, ad esempio, parlare con Pasquale Tridico e Marco Tarquinio. Tra il pubblico, prima dei loro interventi, hanno seduto Pierluigi Bersani, Nicola Fratoianni e Michele Santoro. Persino l’ex ministro Andrea Orlando, nonostante la scorta, manteneva una vicinanza al pubblico in sala. All’epoca ancora non dirigevo Il Radar e non avevo, al momento, niente da chiedergli, ma se avessi voluto sarebbe stato possibile senza alcun problema e con la compiacenza di chi lo scortava. È importante che la politica non dia l’idea di essere “distante” dai cittadini e che gli elettori attivi siano consapevoli di poter avere un colloquio diretto con gli elettori passivi, quelli che li rappresentano o li rappresenteranno. Questa è stata senz’altro la più forte percezione che ho ricevuto dall’evento. Un altro bellissimo aspetto è stato il pranzo del sabato. In una sala molto grande abbiamo avuto modo di consumare un pranzo a buffet senza distinzione di incarichi, opinioni o relatori e ascoltatori. È capitato quindi che professionisti della politica e docenti universitari sedessero allo stesso tavolo e dialogassero con chi faceva parte del pubblico in sala.
Il programma della Scuola di Patria e Costituzione 2024
Non ho potuto fare a meno di complimentarmi con Stefano Fassina per l’organizzazione di una kermesse che ha visto la partecipazione di tanti nomi illustri. L’ho gradita a tal punto che sul momento avevo suggerito di chiamare la prossima edizione “Festival della politica e della società civile”. Penso che la politica abbia bisogno, adesso più che mai, di dare un’idea “umana” di sé e questa umanità la può manifestare innanzitutto attraverso eventi e gesti come questi.
Stefano Fassina con la sua associazione Patria e Costituzione ha organizzato una nuova edizione della scuola di formazione politica per quest’anno, sempre in collaborazione con le case editrici La Fionda e Fuoricollana. Anche quest’anno l’evento durerà 3 giorni, dal 6 all’8 settembre e vedrà la partecipazione di numerose personalità come l’anno scorso. Saranno presenti, tra gli altri, i docenti universitari Nello Preterossi, Antonio Cantaro e Onofrio Romano, ma anche giornalisti politici e studiosi quali Domenico Chirico, Mara Morini, Rosy Bindi, Gaetano Quagliariello e Melinda di Matteo. L’assemblea conclusiva dell’8 settembre vedrà il ritorno di Nicola Fratoianni, Pasquale Tridico, Marco Tarquinio e Andrea Orlando.
Se dovessi consigliare a un pubblico nuovo della politica da quale parte cominciare, consiglierei di iniziare da qui proprio per la possibilità di interagire dal vivo e di persona con tante personalità che lavorano e hanno incarichi di responsabilità dentro e fuori dal palazzo. Il tema di quest’anno sarà L’Occidente senza storia, l’Europa al bivio. Di seguito il programma:
Come si organizza e a chi è rivolta la Scuola
Per approfondire questo evento che mi ha affascinato ho deciso di chiedere direttamente a Stefano qualche curiosità in merito. A proposito di quali siano i soggetti ai quali la scuola è rivolta Stefano Fassina dichiara
La scuola è rivolta, innanzitutto, a ragazzi e ragazze che vogliono approfondire il passaggio di fase che stanno attraversando l’Italia, l’Unione Europea e, in generale, il mondo. Inoltre è rivolta a quelle persone che sono impegnate, non solo nella politica attraverso i partiti, ma che hanno un impegno civico nell’associazionismo, nel volontariato, nelle organizzazioni sindacali. Infine, più in generale a quella fascia di uomini e donne che, nell’area progressista, cercano un luogo in cui poter discutere riguardo le priorità della fase che stiamo attraversando.
Ma un evento che cerca di trovare una sintesi sui problemi generali e al quale aderiscono personalità di numerosi settori della società richiede certamente una organizzazione accurata. A tal proposito il fondatore di Patria e Costituzione prosegue:
Iniziamo la preparazione della scuola all’inizio dell’anno. Innanzitutto facciamo un confronto tra di noi e, nel corso della discussione, cerchiamo di identificare gli aspetti chiave e le sfide per l’Italia e per l’Europa. In questo confronto coinvolgiamo anche le redazioni delle due riviste con le quali, da un paio di anni, costruiamo il programma della scuola vale a dire La Fionda e Fuoricollana.
Per quanto riguarda le personalità politiche che parteciperanno, con loro c’è un rapporto consolidato che va avanti da tempo e coinvolge figure che appartengono al campo progressista che per noi rimane il terreno fondamentale da coltivare. Nell’ultimo anno abbiamo tenuto tre appuntamenti seminariali alla Camera con Pd, Movimento Cinquestelle, Sinistra Italiana e Verdi. In queste occasioni abbiamo messo a fuoco i punti sui quali discuteremo nell’appuntamento conclusivo della scuola che si terrà la domenica mattina.
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