La Corte Suprema israeliana ha decretato che l’esercito dovrà iniziare ad arruolare gli uomini ebrei ultraortodossi. In Israele, il servizio di leva è obbligatorio e dura 32 mesi per gli uomini e 24 mesi per le donne. Tuttavia, fino ad ora, gli ebrei ultraortodossi sono stati esentati, una questione molto dibattuta che è diventata ancora più divisiva con l’inizio della guerra nella Striscia di Gaza. Questa decisione potrebbe creare significativi problemi all’interno della coalizione che sostiene il governo conservatore del primo ministro Benjamin Netanyahu. Le modalità di arruolamento, l’inizio effettivo e il numero di persone coinvolte restano ancora incerti.
Ultraortodossi, esenzioni e provvedimenti amministrativi
L’esenzione degli ultraortodossi non si basa su una legge dello stato, ma su una serie di provvedimenti amministrativi periodicamente rinnovati dal governo. La Corte ha stabilito che, in mancanza di un quadro legale chiaro che distingua gli studenti delle scuole ultraortodosse dagli altri cittadini, il governo non può esentare solo questi ultimi dal servizio militare. Uzi Vogelman, presidente ad interim della Corte, ha sottolineato che “nel mezzo di una guerra logorante, il peso della disuguaglianza è più duro che mai ed esige una soluzione.”
Israele, demografia e arruolamento
Gli ultraortodossi, noti come haredim, sono oltre 1,2 milioni, il 13% della popolazione israeliana. Di questi, circa 67.000 potrebbero essere arruolati, ma solo 700 si arruolano volontariamente ogni anno, un numero inferiore rispetto a quanto riportato in passato. Dopo l’attacco di Hamas il 7 ottobre e l’invasione della Striscia di Gaza, più di 300.000 israeliani sono stati richiamati come riservisti, mentre gli ultraortodossi hanno continuato a beneficiare dell’esenzione. La Corte Suprema ha più volte espresso pareri contrari all’esenzione. L’ultima sentenza di marzo ha stabilito che l’esenzione non poteva basarsi su provvedimenti amministrativi annuali, invitando il governo Netanyahu a promulgare una legge specifica. Tuttavia, Netanyahu non è riuscito a trovare un accordo a causa della resistenza di alcune componenti della sua coalizione: gli ultraortodossi non sono disposti a cedere, mentre la destra laica e nazionalista esita a sostenere una legge impopolare.
Blocco dei Finanziamenti alle Scuole Religiose
Sempre a marzo, la Corte ha anche bloccato i finanziamenti pubblici alle scuole religiose ultraortodosse, note come yeshivot, frequentate da studenti esentati dal servizio militare. Queste scuole, indipendenti dal ministero dell’Istruzione, ricevono numerosi privilegi dal governo di Netanyahu per accontentare i partiti ultraortodossi. Gli studenti delle yeshivot sono esentati dal servizio militare a condizione che si dedichino esclusivamente allo studio dei testi sacri ebraici, ricevendo uno stipendio dallo stato. Il blocco dei fondi, che ammontano a circa 400 milioni di dollari all’anno, potrebbe quindi avere conseguenze significative.
Leggi anche La Giornata della Memoria ha senso se è contro ogni genocidio