Dopo un rallentamento nel mese di marzo, il mercato automobilistico italiano ha registrato una ripresa ad aprile, con un totale di 135.353 autovetture immatricolate. Questo rappresenta un aumento del 7,52% rispetto allo stesso mese del 2023. Il primo quadrimestre dell’anno si è così concluso con un totale di 586.665 autovetture, segnando un incremento del 6,1% rispetto all’anno precedente.
Previsioni e percezioni del mercato auto
Gli operatori del settore si aspettavano un recupero dei volumi ad aprile, dopo il calo registrato a marzo, che aveva interrotto una serie di diciannove mesi consecutivi di crescita. Tuttavia, nonostante la ripresa, il mercato italiano dell’auto rimane debole, come evidenziato da un’indagine congiunturale condotta alla fine di aprile dal Centro Studi Promotor su un campione di concessionari. Il 56% degli intervistati ha valutato basso il livello delle consegne in aprile e il 25% prevede un calo del mercato nei prossimi tre mesi.
Performance dei principali brand
Tra i principali marchi, Peugeot ha registrato un calo del 21% e Jeep del 16,6%. In casa Stellantis, Fiat ha chiuso il mese con un leggero calo dell’1% nei volumi. Anche il gruppo Volkswagen ha subito un arresto, con il marchio principale che ha registrato un calo dell’11% e Audi un calo del 10,2% nelle immatricolazioni. Tesla ha dimezzato le immatricolazioni nel mese e ha perso quasi un quarto dei volumi dall’inizio dell’anno rispetto al primo quadrimestre del 2023. Tuttavia, MG, il marchio cinese emergente, ha registrato una crescita del 20,4% e ha raggiunto una quota di mercato del 2,7%.
Prospettive future
Le prospettive di recupero del mercato italiano dell’auto, anche nel settore dei veicoli full electric, non sembrano particolarmente positive, secondo gli esperti del Centro Studi Promotor diretto da Gian Primo Quagliano. Oltre al rallentamento della ripresa economica, va considerato che le vendite di auto sono influenzate anche dall’attesa per i nuovi incentivi all’acquisto annunciati dal governo da mesi, ma che ancora non sono stati attuati. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha ricordato che il piano dei nuovi incentivi è attualmente al vaglio della Corte dei Conti per l’ultimo passaggio autorizzativo. Urso ha espresso la speranza che i volumi di produzione in Italia possano aumentare nella seconda metà dell’anno, aggiungendo che se ciò non dovesse accadere, le risorse destinate al sostegno della domanda potrebbero essere ridistribuite verso altri interventi che possano aumentare la produzione in Italia.
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