Dopo oltre mezzo secolo, la zanzara Anopheles sacharovi, capace di trasmettere la malaria, è stata nuovamente individuata in Italia. Un’indagine condotta nel Salento, tra Lecce e Otranto, ha rilevato la presenza di 20 esemplari di questa specie in diverse zone rurali.
Nessun allarmismo, ma monitoraggio attento
Nonostante la scoperta, le autorità sanitarie rassicurano che non vi è un rischio immediato di malaria in Italia. Le zanzare rinvenute non erano infette dal Plasmodium, il parassita responsabile della malattia, e il loro numero è limitato. Tuttavia, il ritrovamento rappresenta un campanello d’allarme e richiede un attento monitoraggio della situazione. La presenza di Anopheles sacharovi, seppur in numero esiguo, apre la possibilità alla trasmissione autoctona della malaria in Italia. Negli ultimi anni, diversi casi di malaria sono stati segnalati nel Paese, ma riguardavano persone che avevano contratto la malattia all’estero. L’ipotesi è che una zanzara Anopheles possa infettarsi da un individuo malato e poi trasmettere la malattia ad altri.
Minacce e sfide
A favorire la proliferazione di Anopheles sacharovi potrebbero esserci i cambiamenti climatici, che creano un habitat più favorevole per la zanzara. Inoltre, l’abbandono delle aree rurali e la diminuzione delle attività agricole potrebbero aver contribuito alla persistenza di queste zanzare. La malaria, seppur debellata in Italia nella seconda metà del XX secolo, rappresenta ancora una grave minaccia per la salute pubblica a livello globale. Nel 2022, l’OMS ha stimato circa 249 milioni di casi di malaria nel mondo, con un’alta concentrazione in Africa. Se non trattata tempestivamente, la malattia può essere fatale, soprattutto per i bambini e le persone con un sistema immunitario debole.
Malaria, prevenzione e sorveglianza
Le autorità sanitarie italiane stanno implementando misure di controllo e monitoraggio per prevenire il diffondersi della malaria. Tra queste, la sorveglianza delle popolazioni di zanzare, la sensibilizzazione della popolazione e l’adozione di misure preventive individuali, come l’uso di repellenti e reti antizanzare. La lotta alla malaria richiede un impegno costante da parte delle autorità sanitarie, della comunità scientifica e della popolazione tutta. La scoperta di Anopheles sacharovi in Italia serve come monito per non abbassare la guardia e per continuare a investire nella prevenzione e nel controllo di questa grave malattia.
Leggi anche Nuove speranze nella lotta contro la malattia di Alzheimer