Arriva il caldo assieme alla voglia di passare una bella giornata al mare. E se c’è una regione che sa di vacanze al mare, quella è il Salento. La penisola salentina, per definizione geografica, è circondata dal mar Adriatico e dallo Ionio, e comprende tutta la provincia di Lecce e parte di quelle di Brindisi e Taranto. Gran parte del suo territorio è votato alla coltivazione dell’uva da tavola. La vite era presente prima dell’arrivo dei coloni greci e degli Illiri, che hanno poi portato numerose varietà di uve, come il Nero di Troia, il Primitivo e il Negroamaro. Per decenni sono state prodotte tonnellate di uva da taglio per ammorbidire e arricchire i vini del Nord Italia e della Francia. Ma è a partire dalla fine del secolo scorso che i vini pugliesi e salentini sono saliti alla ribalta delle cronache.
in Salento il vino è una cosa seria
Un noto gruppo musicale salentino, i Negramaro, si è chiaramente ispirato al più noto vino, che di riflesso ha fatto da apripista a tutti i vini della zona nei tempi più recenti. Qui, il vino è una cosa seria, è una cosa “vera”. In dialetto salentino, il vino si indica con la parola “mieru” che significa anche “vero” o “autentico”, derivando dalla parola “merum”, che i Romani usavano per distinguerlo dalle versioni più annacquate degli antichi vini greci.
Quali sono i vini del Salento
In Salento si coltivano moltissimi vitigni e tra questi segnaliamo il Primitivo, il Negroamaro, la Malvasia nera, l’Ottavianello, il Susumaniello, la Malvasia bianca, il Trebbiano e lo Chardonnay. Questi vitigni sono utilizzati per produrre uve che vanno a caratterizzare vini ad alto tenore alcolico ed elevata robustezza, come nel caso dei vini rossi, o per una marcata freschezza e mineralità nel caso dei bianchi. Il Salento IGP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosso, Rosato, Spumante, Spumante Rosé, Passito Bianco, Passito Rosso, Uve Stramature Bianco, Uve Stramature Rosso, Novello Rosso e Novello Rosato. L’indicazione include anche numerose specificazioni da vitigno.
i vini e i piatti
Ci sono numerose denominazioni DOC in Salento. Una straordinaria nota di profumo, ebbrezza e territorio va fatta per i vini rosati di Puglia. Ogni provincia ha i suoi rosati ma per il Salento possiamo e dobbiamo citare il Salice Salentino DOC, il Levarano rosato DOC e il Lizzano rosato DOC. Come avrete notato è presente già sia rosso che bianco perché i vini rosati si ottengono dalla vinificazione in bianco di uve rosse o da vinificazione in rosso di uve bianche. Il Negroamaro rosato del Salento è una stella nel firmamento dei vini pugliesi. Tutti i vini sono perfetti per i piatti tipici della cucina salentina. Dai piatti di mare, come U purpu alla pignata, le triglie salentine alla gallipolina, crudo di mare alla salentina condito con limone e olio di oliva extravergine, tutti da bere con bianchi o rosati a temperatura. Ai piatti di terra, come i minchiareddhi, u sugu cu lu morsu, i turcineddhi o ‘mboti, I pezzetti te cavaddhu, moniceddhi spritti, si abbinano vini rossi.
Gustare per credere.
Lu Salentu? Lu Sule, Lu Mare, Lu Ientu»…e anche Lu Mieru!
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