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Napoli, vott’ a fernì

Adl, Napoli, Calzona
Adl, Napoli, Calzona

Dopo il pareggio col Frosinone, il Napoli incassa la sua decima sconfitta con l’Empoli, che vince di misura con un gol di Cerri, uscito poi al 20’ per infortunio. Poche le occasioni per il team azzurro, e tutte sprecate, confermando l’Empoli, che aveva già vinto al Maradona la bestia nera di un Napoli che appare sempre più stanco e sempre più lontano dal quinto posto per la Champion League. Si fa sempre più improbabile che il Napoli, adesso ottavo, possa scalare la classifica con un Bologna che continua a vincere e una Roma e un’Atalanta che restano comunque a + 5 e +6. Clima tesissimo dunque quello che si respira, con i calciatori presi di mira da insulti e contestazioni dopo il fischio finale con la squadra toscana. Voci interne parlano anche di ritiro ad oltranza qualora il Napoli perdesse lo scontro diretto con la Roma.

Napoli, responsabilità di un campionato deludente

La squadra sembra slegata, senza un vero leader. Il mercato non ha premiato, con otto acquisti fatti mai diventati titolari. Gli allenatori che si sono alternati in panchina hanno avuto poche idee, poca capacità di gestione della squadra e qualche volta anche poca lucidità a leggere il contesto. Molti hanno accusato ADL di scelte scellerate sul mercato e sulla gestione societaria, disintegrando quello che sembrava un giocattolo perfetto. Critiche cadono anche  a mister Calzona, inizialmente benvisto ed appoggiato, ed oggi accusato incapace, per l’incostanza della squadra. Si chiedono le sue dimissioni: lui è un ct, non un allenatore e forse ha necessità di fare maggiore esperienza. Ma biasimo e rimproveri vanno anche sui giocatori stessi, che sono quelli che poi scendono in campo. Alcuni andranno via certamente, altri si farà di tutto per tenerli, ma la verità è che, una squadra Campione d’Italia non può vestirsi di vergogna. Sarà bene dunque, prima di cominciare la prossima stagione, focalizzare nuovi obiettivi e chiarirsi le strategie, prima di procedere al mercato con acquisti acuti e ben ragionati.

Fondamentale sarà la scelta del prossimo allenatore

Prendono corpo le candidature di Stefano Pioli e Massimiliano Allegri, affiancandosi a quella più quotata al momento di Vincenzo Italiano, con un  Antonio Conte che invece  ha messo in stand-by la proposta di ADL. La vicenda Conte la ricordiamo, con un’offerta triennale di 8 milioni a stagione, ma Conte pare stia aspettando anche le mosse dei rossoneri e l’ironia vuole che sulla panchina dei Diavoli c’è proprio Stefano Pioli, che al momento non vuole parlare di futuro, speranzoso che il club lo lasci alla guida del Milan fino a scadenza contratto nel 2025. V. Italiano invece ha già dichiarato concluso il suo ciclo coi Viola, ed è corteggiatissimo dal Bologna, vicinissimo alla storica qualificazione in Champions, qualora Thiago Motta dovesse lasciare.
ADL ha fretta però, e ci ha già abituati a colpi di scena. Staremo a vedere.

Leggi anche Napoli: tra fantasmi, rimpianti e rivoluzioni

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