Dal 1800, la Terra ha subito un rapido riscaldamento, aumentando in media di 0,6 ± 0,2°C. Negli ultimi 2 milioni e mezzo di anni, il clima della Terra è oscillato molte volte tra stati glaciali e interglaciali; ciò significa che ci sono stati periodi di freddo alternati a periodi di caldo. Nel corso dell’ultimo milione di anni, la Terra ha trascorso più tempo in fasi fredde rispetto al passato, ma negli ultimi 200 anni la temperatura si è alzata notevolmente. Basti pensare che solo nel 2019 la temperatura ha toccato il picco più alto di 0,95°C al di sopra della media.
Le Cause del Cambiamento Climatico
Un fattore chiave del surriscaldamento globale è l’anidride carbonica, e secondo i dati statistici riportati dall’IPCC, le emissioni globali di gas serra dovute alle attività umane sono cresciute dall’epoca preindustriale, con un aumento del 70% tra il 1970 e il 2004.
Teorie sullo Scioglimento dei Ghiacci
Nel 1958, l’attivista americana Betty Friedan scrisse un articolo riguardante lo scioglimento dei ghiacci. Friedan raccontò come Maurice Ewing, un importante oceanografo e fondatore del Lamont Geological Observatory, insieme a William L. Donn, un geologo-meteorologo, avessero sviluppato una nuova spiegazione del motivo per cui nel mondo si alternano ere glaciali e cosiddetti periodi interglaciali.
Impatto Umano sul Cambiamento Climatico
L’impatto che gli esseri umani hanno sulla Terra ritarda notevolmente la sua discesa verso la prossima era glaciale. Ciò sarebbe potuto accadere in assenza di emissioni di anidride carbonica tra 50.000 anni, ma a causa della CO2 è molto probabile che la prossima era glaciale possa verificarsi tra 100.000 anni. Conoscere il passato potrà fornirci delle linee guida sulla variabilità naturale e sulla sensibilità della Terra, identificando i rischi associati al suo cambiamento climatico e capire che bisogna fermare questo processo immediatamente.
Soluzioni al Cambiamento Climatico
Un modo molto semplice per aiutare il nostro pianeta a tornare a respirare è rallentare la rivoluzione industriale e vivere seguendo abitudini green. Secondo dati statistici, il 47% dei suoli italiani è in stato di degrado, l’80% dei terreni agricoli è sottoposto a fenomeni erosivi e il 68% ha perso più del 60% di carbonio organico. Pertanto, uno degli aiuti più semplici e quotidiani che noi potremmo iniziare a dare alla Terra è riciclare l’organico.
Benefici del Compostaggio
Massimo Centemero, direttore del CIC (Consorzio Italiano Compostatori), afferma: “Il riciclo di materia è la forma più intelligente di conservazione di energia; si calcola che, nel 2021, il settore del riciclo organico abbia infatti contribuito a stoccare nel terreno circa 600.000 tonnellate di sostanza organica, risparmiando 3,8 milioni di tonnellate di CO2 equivalente/anno rispetto all’invio in discarica”. L’uso del compost potrebbe garantire una maggiore lavorabilità del suolo, riducendo così l’uso di macchine agricole, ma non solo: consentirebbe di limitare l’utilizzo di fertilizzanti minerali e di sintesi e di pesticidi, utilizzandolo come ammendante in diversi settori, dall’agricoltura alla paesaggistica.
Ruolo della Tecnologia
Anche la tecnologia ha i suoi vantaggi e potrebbe essere un valido aiuto per il pianeta e l’umanità. Grazie all’intelligenza artificiale, si potrebbero avere dati sulla quantità di cibo sprecato dai consumatori; ad esempio, l’Oregon State University sta sviluppando in modo intelligente cassonetti per compostaggio che utilizzano la visione artificiale per monitorare la quantità di cibo commestibile sprecato dai consumatori. Questo perché i rifiuti dei consumatori non vengono monitorati con attenzione come quelli delle filiere agricole.
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