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The Voice Generation, le emozioni di Gaia Gentile

Gaia Gentile
Gaia Gentile

Qualche tempo fa abbiamo intervistato un talento emergente della musica Gaia Gentile. Una giovane e simpatica artista che sta partecipando al programma di Raiuno The Voice Generation, in onda, per la finale, venerdì 19 aprile alle 21:10. Per l’occasione abbiamo risentito Gaia chiedendole qualcosa sul programma e sulla sua musica.

C’eravamo salutati parlando dei tuoi progetti per il futuro. Ci avevi accennato a qualcosa nel mondo della TV ma non entrammo nello specifico. Adesso possiamo dire che si trattava di questa partecipazione a questo talent show?

Esatto, possiamo dirlo è un nuovo format, si tratta di una variante di The Voice che si chiama The Voice Generation. Non appena ho saputo dell’esistenza di questo format sono impazzita di gioia, sono incantata dalla possibilità di fare della buona musica unita delle storie di vita familiare e quotidiana. Si tratta esattamente di quello che io voglio fare: mettere genuinità e passione nel condividere la mia musica e le mie emozioni con chi mi ascolta. Quindi ho partecipato davvero molto volentieri.

E hai fatto bene perché ci hai deliziato con l’ascolto. Hai partecipato alla puntata secondo le regole del format che prevede la partecipazione di un concorrente con una persona di un’altra generazione. Nel tuo caso hai partecipato con il tuo compagno e con tuo padre. Sono entrambi musicisti di professione o si sono votati alla musica eccezionalmente per aiutarti?

Il mio compagno è un professionista della musica ed è anche un insegnante di conservatorio. Con lui avevamo già un progetto musicale mentre con mio padre c’è stata una grande sorpresa. Abbiamo suonato spesso in casa, qualche volta alle feste di famiglia e qualcuno aveva anche notato alcuni video sui social nei quali ci esibiamo insieme. Mio padre è stato un poliziotto di professione, attualmente in pensione, ma da ragazzino, prima di entrare in polizia aveva già un gruppo musicale.

Avete eseguito un pezzo di Elisa e Giuliano Sangiorgi “Ti vorrei sollevare”. Ci puoi raccontare il testo della canzone, che emozioni ti ha trasmesso e che emozioni ritieni di aver trasmesso a chi ti ascoltava attraverso la performance? 

Si tratta di una canzone sublime. Ha una musicalità e una melodia che sono meravigliose unite a un testo che è estremamente primaverile perché ha un senso di rinascita. Si tratta di amore, ma raccontato in maniera sublime senza essere scontato. Il testo è poesia pura. Ero innamorata da sempre di questo testo ma quando ci siamo consigliati, anche con la redazione, non ho avuto dubbi. Si tratta di una dedica d’amore e di vita che va oltre il sentimento dell’amore che penseresti per un fidanzato, per una fidanzata. Con Niccolò abbiamo unito le voci e le sinergie della chitarra con papà e poi, l’arrivo del sax. Il bello è che oltre a essercela dedicata e averla portata su quel palco è che nonostante la mia iper-razionalità ho perso il controllo a beneficio delle emozioni. Perdere il controllo attraverso la musica per me è già una vittoria.

Giuliano Sangiorgi è un salentino doc. Pensi che sul testo di questa canzone, soprattutto per te che sei pugliese, possa incidere un po’ anche la cultura passionale, non tanto musicale ma anche della Puglia e del Salento? Pensa a una discendenza musicale che ha tra gli antenati Domenico Modugno e altri illustri cantanti pugliesi e salentini presenti passati,

Secondo me è possibilissimo. Ad esempio nella canzone appare molte molte volte la parola sole. Sappiamo che è uno dei simboli turistici della Puglia che è baciata dal sole quasi tutto l’anno. Ci nutriamo delle nostre radici, della bellezza dell’ambiente circostante e inconsapevolmente lo riportiamo anche nella musica, nella melodia, nell’armonia e nei testi. 

Hai scelto il team di Loredana Bertè e avresti potuto scegliere tra lei e Arisa. C’è qualche motivazione che ti ha indotto a questo o sei andata a caso?

Non sono andata a caso. C’eravamo già detti, dietro le quinte con mio padre e con Niccolò, che avremmo voluto Loredana perché mio padre è un suo fan. All’inizio ero indecisa tra Arisa e Loredana, ma lei poi si è girata per prima. In quel momento mi sono sentita di andare verso Loredana, è stata proprio una scelta di cuore per quanto anche Arisa per me sia uno dei riferimenti della musica italiana.

Certamente si tratta di due istituzioni della musica. Cosa ti aspetti dalla finale e se oltre questo avrai altri progetti in cantiere?

Mi aspetto un ennesimo tripudio di emozioni. Siamo rimasti in 8 e abbiamo stretto un legame molto bello. Siamo tutti felici di condividere questo momento magico, pazzesco. La tv ti porta una eco incredibile. Non vedo l’ora di rivivere insieme alle mie due colonne questa nuova avventura all’insegna della buona musica. Mi auguro sicuramente che ci siano altre emozioni e di portare con me un ricordo in più che unisce la nostra famiglia. 
Progetti nuovi assolutamente sì. Sto lavorando a nuove canzoni, a fine maggio ci sarà una nuova uscita discografica e nel frattempo stiamo lavorando a un tour internazionale e anche a dei live in giro per l’Italia. 

Ringraziamo Gaia, gentile di nome e di fatto per aver trovato il tempo di condividere con noi il suo entusiasmo e le sue emozioni.

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