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Apple accusata di concorrenza sleale dal Dipartimento di Giustizia Usa

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La Apple è stata recentemente citata in giudizio dal Dipartimento di Giustizia americano e da 16 procuratori generali statali per presunte violazioni delle norme Antitrust. Questa azione legale mira a contrastare le molteplici limitazioni e regole contrattuali che la società avrebbe imposto per scoraggiare la concorrenza.

Il Digital Markets Act (DMA)

Nel frattempo, l’Unione Europea ha introdotto il Digital Markets Act (DMA), un regolamento europeo su mercati e concorrenza online, diventato legge il 7 marzo. Questo regolamento stabilisce regole precise per garantire l’equità dei servizi in commercio delle grandi aziende come Amazon, Apple, Meta e Microsoft. Il DMA si applica a 22 servizi di questi operatori, tra cui TikTok, Facebook, Instagram, LinkedIn per l’area social network; Whatsapp e Messenger per la messaggistica; e molti altri che si occupano di intermediare i dati pubblicitari, come Google Maps, Google Play, Google Shopping, Amazon Marketplace, App Store di Apple e Meta Marketplace.

Le accuse contro Apple

Secondo la nuova legge, Apple è obbligata a consentire agli utenti di scaricare applicazioni da app store di terze parti. Lo smartphone utilizzato da un miliardo di persone nel mondo è stato denunciato per le molteplici limitazioni e regole contrattuali che la società avrebbe imposto per contrastare la concorrenza. L’azione legale cita anche i servizi finanziari di giochi, media e tutto ciò che riguarda Apple.

La risposta di Apple

Apple ha risposto alle accuse dichiarando:

Questa causa minaccia ciò che siamo e i principi che contraddistinguono i prodotti Apple in mercati fortemente competitivi. Se avesse successo, ostacolerebbe la nostra capacità di creare il tipo di tecnologia che le persone si aspettano da Apple, dove hardware, software e servizi si intersecano. Riteniamo che questa causa sia sbagliata nei fatti e nella legge e ci difenderemo con forza.

Le indagini del Dipartimento di Giustizia

Il Dipartimento di Giustizia, guidato dal procuratore generale Jonathan Kanter, ha dichiarato di aver riscontrato un modello di condotta anticoncorrenziale da parte dell’azienda. In passato, il Dipartimento ha già intrapreso azioni contro Google, un altro colosso della pubblicità digitale, e ora ha nel mirino Amazon, per punire i venditori che offrivano prezzi inferiori a quelli dei prodotti di Amazon.

La storia di Apple

La società di Cupertino è stata fondata nel 1976 da Steve Jobs, Steve Wozniak e Ronald Wayne a Los Altos, nella Silicon Valley, in California, con l’obiettivo di vendere il personal computer (PC). Nel corso degli anni, la società si è evoluta e ha lanciato prodotti innovativi come l’iPhone, uno smartphone con schermo multi-touch, che ha segnato il suo ingresso nel settore della telefonia mobile. Dopo la morte di Jobs, la società ha continuato il suo corso con a capo Tim Cook, ottenendo ottimi risultati dal punto di vista economico e tecnologico.

Conseguenze dello scontro legale

Citare in giudizio Apple è paragonato allo scontro del Titanic contro un iceberg, con conseguenze e perdite non indifferenti da parte di una delle aziende più produttive a livello tecnologico mondiale.

Leggi anche La Camera Usa approva legge contro TikTok

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