Skip to content

Johnny Depp accusato di molestie verbali, cosa prevede la legge Usa

Lola Glaudini e Johnny Depp
Lola Glaudini e Johnny Depp

Nel podcast Powerful Truth Angels, l’attrice statunitense Lola Glaudini, ha raccontato di essere stata vittima di violenza verbale da parte di Johnny Depp. Il tutto sarebbe accaduto durante le riprese del film Blow avvenute nel lontano 2001. Questi 23 anni rappresentano il lasso di tempo in cui l’attrice, ha metabolizzato le offese ricevute.

Blow racconta la storia del noto trafficante di droga, George Jacob Jung, soprannominato Boston George, condannato a restare in carcere fino al 2015 per spaccio di droga. Johnny Depp partecipò con solenne entusiasmo alla parte del protagonista dove alternava momenti di divertimento e allegria con momenti di assoluta tristezza e malinconia, immedesimandosi alla perfezione nella vita del criminale statunitense.

George Jacob Jung fu uno dei maggiori trafficanti di cocaina degli Stati Uniti negli anni Settanta e Ottanta nonché uno dei pilastri del cartello di Medellín. Sarebbe dovuto uscire di prigione nel 2015, ma uscì per buona condotta il 2 giugno 2014 all’età di 71 anni con ammissione ad un regime di 8 anni di libertà condizionata.

la versione di Lola Glaudini e la difesa di Depp

Da quanto racconta, Lola Glaudini, lei stesse avrebbe riso sul set su ordine del regista. Johnny Depp, dopo essersi avvicinato con aria minacciosa, le avrebbe detto : “Chi c***o ti credi di essere? stupida idiota”. E avrebbe rincarato la dose con “Oh, ora non è poi così divertente vero? Adesso puoi stare zitta? Ecco, resta così: zitta”

L’attrice che ha dichiarato di aver sempre avuto stima e rispetto per Johnny Depp, ha paragonato questo atteggiamento all’essere destinataria di una sberla. Successivamente Depp, secondo la versione dell’attrice, l’avrebbe raggiunta nel camerino per giustificarsi dell’accaduto dicendole di essere entrato troppo nella parte e di aver esagerato con i modi e con le parole.

A distanza di anni, Depp smentisce clamorosamente le parole di Glaudini e il portavoce della star di Blow ribadisce che Depp sul set cerca sempre di instaurare ottimi rapporti con il cast. Anche il tecnico che ha preso parte alle riprese del film, Samuel Sarkar, ha affermato che le voci che circolano sul conto di Depp sono false.

Trattandosi di accuse puramente verbali non sarà onere dell’accusato fornire prove della sua innocenza ma dovrà essere la Glaudini a fornite le prove della sua accusa.

accuse a Johnny Depp, come andrebbe secondo l’ordinamento italiano

In Italia l’articolo 27 della Costituzione Italiana, sancisce che l’accusato non può essere considerato colpevole fino a sentenza definitiva. In ogni caso l’eventuale pena deve avere valore puramente rieducativo. Come per l’ordinamento italiano anche per l’Unione Europea vale lo stesso principio ovvero secondo l’articolo 6 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo. Sussiste quindi la presunzione di innocenza di ogni persona accusata di un reato finché la colpevolezza non sia legalmente accertata. Negli Usa esiste la formula “colpevole oltre ogni ragionevole dubbio”. A questo punto non si sa quanto sia affidabile una testimonianza a distanza di 23 anni dal presunto evento. Anche in questo caso, per un reato di questo tipo, in Italia non vi sarebbe procedibilità per aver superato i tempi di presentazione dell’istanza per i reati perseguibili a querela di parte. Sarà tuttavia compito della magistratura americana fare chiarezza sull’accaduto.

Leggi anche Fentanyl, la crisi degli oppiacei in America

Articoli correlati

Seguici sui social

ADVERTISMENT

Recent Posts

ADVERTISMENT