Il proverbio recita “San Benedetto la rondine sul tetto” per ricordarci che si, forse una rondine non fa primavera ma una rondine sul tetto è il segno che la natura si sta risvegliando e la bella stagione è ormai entrata. Il 21 marzo è il giorno nel quale, secondo quanto è nella cultura popolare, entra la primavera. Abbiamo ampiamente spiegato che la primavera di fatto è entrata, e sarà così per molti anni a venire, il 20 marzo. Tuttavia anche la chiesa, nel calcolo della data della Pasqua, usa sempre il 21 marzo come primo giorno di primavera.
cosa c’entrava San Benedetto con il primo giorno di primavera
Si trattava della festività cattolica di San Benedetto, santo spesso associato proprio alla primavera anche se dal 1969 il santo di Norcia è ricordato liturgicamente l’11 luglio. San Benedetto nacque a Norcia nel 480 e dopo aver scelto la vita monastica e aver vissuto alcuni anni da eremita prima di iniziare a vivere in comunità a Subiaco dove diresse 13 monasteri ciascuno con 12 monaci e un proprio abate. Tra il 529 e il 530 San Benedetto fondò la famosa abbazia di Montecassino e qui, nel 540 compose la celebre regola. Da notare che il termine siriano “abba” significa padre e chi vive nel monastero promette obbedienza all’abbate, il padre amoroso che non viene mai definito padre superiore. Era commemorato il 21 marzo data della morte avvenuta nel 547.
matematica e religione d’accordo sul 21 marzo
Non solo la chiesa ma anche la matematica e per la precisione una illustre figura come Gauss, basava il proprio algoritmo per calcolare la data della Pasqua, secondo la regola fissata nel 325 al concilio di Nicea, proprio sul fatto che la primavera iniziasse sempre il 21 marzo. Deve essere anche per questo che ci si è abituati a fissare a tale data il primo giorno dopo l’inverno. È senz’altro meraviglioso il risveglio della natura ed è bellissimo riflettere sul fatto che matematica e religione abbiano un punto d’incontro proprio in virtù di questa data.
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