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Sinner e il rugby, la classe di vincere anche quando si perde

Jannik Sinner e la nazionale di gugby
Jannik Sinner e la nazionale di gugby

A non passare inosservato sui social è il gesto di galanteria di Jannik Sinner durante la semifinale di Indian Wells, durante la quale nonostante avesse perso i set 1-6, 6-3, 6-2, decide di mantenere l’ombrello alla raccattapalle.  La partita tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz è stata interrotta a causa dall’incessante pioggia, i due giocatori hanno atteso la fine della pioggia seduti a bordo campo. Alcaraz si fa coprire il capo dalla raccattapalle, Sinner invece, ragazzo molto educato, tiene l’ombrello e intrattiene simpatiche conversazioni con la sua raccattapalle. Il gesto è stato criticato sui social, dove si leggono commenti sul finto buonismo, c’è addirittura chi pensa che Sinner abbia perso la partita perché ha stancato il braccio mantenendo l’ombrello. Ma d’altro canto c’è chi invece apprezza la cavalleria di Sinner, gesto che oggi è difficile notare negli adulti figuriamoci nei ragazzi. Nonostante l’alta tensione accumulata per la partita, Sinner appare molto tranquillo e pacato.

Alcaraz, Sinner, lo sport vince sempre

Sarà stata la pioggia a cambiare le sorti della partita? Può darsi ma le buone maniere quelle non cambiano mai.
Jannik Sinner rimane n° 3 del mondo dopo la sconfitta contro Carlos Alcaraz nella semifinale del Masters 1000 di Indian Wells, ma lo spagnolo blocca l’imbattibilità del tennista azzurro dopo 19 vittorie consecutive e afferma:  

Tutte le partite con Jannik sono speciali, contro di lui devo sempre dare il 100%. Sono stato forte mentalmente ed è molto importante. Devi esserlo se vuoi vincere questo tipo di partite contro un avversario che sta giocando un tennis incredibile. Sono felice di quello che ho fatto dal secondo set in poi, ha funzionato davvero bene.

Carlos Alcaraz domenica giocherà la finale contro Medvedev, ma ha sempre temuto Sinner come rivale:

Ogni volta che lo affronto sono nervoso, perché so che devo dare davvero il 100% se voglio batterlo. E ogni volta che gioco contro Jannik è una lotta incredibile e questa energia che sentiamo dal pubblico rende tutto ancor più speciale.  

Lo spagnolo continua dicendo:

Sapevo che dovevo correre di più e difendere meglio di quanto avessi fatto nel primo set. Mettere più palle in campo, allungare gli scambi. Ho iniziato a sbagliare meno al secondo, terzo o quarto colpo. Con Sinner sappiamo che livello di gioco dobbiamo produrre. Anche oggi abbiamo fatto un po’ di magie. Sono davvero molto felice di tornare in finale, soprattutto in questo torneo.

Sport e vittoria fuori dal campo, l’italia del rugby

La Nazionale di rugby a 15 maschile rappresenta l’Italia in ambito internazionale ed è attiva dal 20 maggio 1929 sotto la giurisdizione della Federazione Italiana Rugby. Nonostante i segni del dopoguerra, la Nazionale è ritornata alla normalità a tappe, partecipando al campionato europeo dal 1936 fino al 1997.

L’Ascesa e le sfide Internazionali del rugby

Dopo la sconfitta nella Coppa Europa contro la Francia nel 1954 a Roma, divenne chiaro che il rugby italiano poteva crescere formalmente solo confrontandosi con le nazioni all’avanguardia. Nell’ottobre 1956 fu organizzato un tour informale in Gran Bretagna, con tre incontri che si risolsero in altrettante sconfitte per la Nazionale. Il tour fu ripetuto due anni dopo, con una vittoria contro gli irlandesi del Cork Constitution. Tuttavia, la Nazionale continuò ad affrontare sfide contro squadre di spicco senza registrare vittorie significative.

Partecipazione alla Coppa del Mondo e Successi Internazionali

Il 22 maggio 1987 segna una data storica per il rugby mondiale, con l’inaugurazione della prima Coppa del Mondo di rugby, a cui partecipò la Nazionale italiana. Sebbene il rugby italiano fosse in crescita, il divario con le migliori Nazionali del mondo era ancora notevole. Nel 1997, l’Italia iniziò a raccogliere i frutti degli sforzi precedenti, imponendosi con un 40-32 nella Coppa FIRA.

Partecipazione al Sei Nazioni e Ristrutturazione del Rugby Europeo

L’ingresso dell’Italia nel Sei Nazioni coincise con una profonda ristrutturazione del rugby europeo. La Nazionale ottenne vittorie significative, ma la sequenza negativa durò per decenni fino al Sei Nazioni del 2022, quando l’Italia interruppe finalmente il trend negativo, con Kieran Crowley come capo allenatore. Successivamente, Gonzalo Quesada prese il comando, cercando di rafforzare la squadra non solo sul campo di gioco ma anche in termini di mentalità e grinta.

Il Presente: Torneo del Sei Nazioni e Successi Attuali del rugby

Attualmente, la Nazionale di rugby è impegnata nel torneo del Sei Nazioni, affrontando le migliori squadre nazionali europee. Nonostante alcune sconfitte, la squadra ha ottenuto risultati storici, incluso un’importante vittoria contro il Galles. Gonzalo Quesada ha sottolineato l’importanza di costruire una squadra basata sull’identità e il carattere del rugby italiano.

Reazioni e Riflessioni

La vittoria contro il Galles ha ricevuto l’elogio della stampa estera, con riconoscimenti per il lavoro di squadra e la leadership di Gonzalo Quesada. La Nazionale italiana ha dimostrato di essere una forza emergente nel rugby internazionale, con potenziale per il futuro.

Leggi anche Sinner, Mattarella, Meloni e il tennis

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