Dopo il successo ottenuto con le pellicole “Il lupo e il leone” e “Mia e il leone bianco”, il regista Gilles de Maistre regala al pubblico una nuova emozionante e avvincente amicizia: “Emma e il giaguaro nero” ponendo l’attenzione su tematiche come l’amicizia, la famiglia e l’ecologia puntando, questa volta, il dito contro il traffico illegale degli animali dell’Amazzonia. In pericolo è un giaguaro ultimo esemplare della sua specie. Il legame simbiotico che si creerà con la sua amica Emma, sarà la chiave per scampare ai bracconieri.
Emma e il giaguaro nero un legame oltre la specie
Emma, figlia di due ambientalisti, cresce in Amazzonia, lì incontra un cucciolo di giaguaro con il quale instaura un rapporto speciale. Dopo l’evento drammatico della perdita della mamma, morta per salvare gli animali a rischio di estinzione, Emma e il suo papà per superare il lutto, si trasferiscono a New York. Emma è una ragazzina molto testarda e come sua mamma ha la stessa ambizione di aiutare gli animali in difficoltà, infatti si scontrerà molte volte con la simpatica e goffa insegnante di biologia, interpretata da Emily Bett Rickards conosciuta come Felicity di Arrow.
Emma e il giaguaro nero, un film per tutelare le specie
Mentre Emma si batte per salvare le rane a New York, in Amazzonia il popolo indigeno da cui discendeva la mamma è sotto minaccia dei trafficanti di animali. Un giorno Emma trova per caso una lettera del capo tribù Orè, nella quale legge che gli animali sono in pericolo e soprattutto la sua amica Hope, l’ultimo esemplare del giaguaro. Emma all’insaputa di suo padre decide di partire per l’Amazzonia, ma non sa che a seguirla in questa folle avventura è la sua insegnante di biologia Anya, che cercherà inizialmente di riportarla a casa, salvo poi lasciarsi convincere ad aiutare la ragazza. Il film è basato su tre temi principali: tutela dell’ambiente, salvaguardia degli animali e dell’ecologia. Tematiche che secondo il regista devono essere viste dallo spettatore come un messaggio di protezione verso gli animali in via di estinzione, colpa del bracconaggio spietato in cerca di denaro e, soprattutto sul posto dell’uomo che occupa nella natura. Argomento poco discusso è la triste realtà che ci fa notare il regista Maistre, nella quale molti animali, abitanti dei paesi tropicali, sono in continua lotta per la sopravvivenza per fuggire dalle grinfie di uomini spietati che pur di racimolare qualche spicciolo, li vendono illegalmente.
il modo di superare le proprie paure
Scopo principale è portare a conoscenza del pubblico il commercio di fauna selvatica, ormai divenuto il principale business al mondo. Al secondo posto il traffico di esseri umani, di droga e di armi. Durante questa folle esperienza l’insegnante di biologia, esercita su sé stessa un lavoro di formazione. Partita da New York con attacchi di ipocondria, vedendo tutto come un cumulo di batteri e microbi, a piedi scalzi percorre la foresta dell’Amazzonia superando le sue ansie e le sue paure diventando ciò che Emma definisce la Wonder Woman.
la colonna sonora
Anya e Emma uniranno le loro forze e il loro carattere per denunciare alle tv locali i trafficanti, riportando così la serenità tra i popoli Amazzoni. Colonna sonora del film è “El pueblo unido jamás será vencido”, tradotto “Il popolo unito non sarà mai sconfitto”. Una delle più note canzoni legate al movimento Unidad Popular, composta nel 1970 da Sergio Ortega che ne scrisse la musica e, in collaborazione con il gruppo musicale Quilapayún, il testo. Un inno che esprimeva la fierezza del popolo cileno mobilitato da una grande speranza di liberazione dalle catene della povertà, del sottosviluppo e dallo sfruttamento coloniale delle risorse del paese.
Emma e il giaguaro nero, gli animali che hanno “recitato”
Il regista afferma:
I due giaguari attori sono Gem e Hope, hanno imparato a giocare insieme, si è creata complicità. Hope si è rivelato il più bravo a recitare. Per girare con animali selvaggi bisogna rispettare i loro tempi. I giaguari dormono moltissimo, perché siano energici bisogna lavorare al mattino, quando è ancora fresco. Mentre se si vuole riprendere un giaguaro addormentato, bisogna scattare verso mezzogiorno. Tutto deve essere organizzato in modo strategico. Gli animali sono i veri protagonisti del film.
Nella vita reale dove sono adesso Gem e Hope?
Sono in salvo in un rifugio. Il nostro impegno è di finanziare condizioni ottimali per il resto della loro vita. Questi animali devono vivere in natura, ma se nascono in cattività come Hope e Gem è impossibile liberarli. Ma possiamo proteggerli.
Un film che vale la pena vedere con bambini al di sopra degli 8 anni, capaci di percepire il significato del film e sensibilizzare un pubblico di adulti malinformati della bruta realtà che vivono gli animali dei paesi tropicali.
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