La presidente del consiglio dei ministri Giorgia Meloni, durante la sua visita negli stati uniti e subito prima di incontrare il presidente americano Joe Biden alla casa bianca, ha annunciato che il detenuto Enrico “Chico” Forti, sarà trasferito in Italia.
chi è Chico Forti
Chico Forti è nato a Trento l’8 febbraio 1959. In gioventù si è dedicato alla carriera sportiva di surfista prima di doverla chiudere prematuramente nel 1987 a causa di un incidente stradale. Negli anni successivi è diventato produttore televisivo di programmi di sport estremi. È anche ospite in trasmissioni con Ambrogio Fogar e Giacomo Crosa.
Chico Forti, l’omicidio e la vicenda giudiziaria
Il 15 febbraio 1998 avrebbe ucciso a Miami, secondo la giustizia americana, Dale Pike, figlio di Anthony Pike, imprenditore americano con il quale Enrico Forti stava trattando l’acquisto dell’hotel di famiglia a Ibiza.
L’omicidio per il quale Forti fu condannato negli Stati Uniti ha avuto dei contorni non del tutto chiari. Innanzitutto il corpo di Pike fu ritrovato sulla spiaggia Sewer Beach di Miami. Presumibilmente per depistare le indagini l’assassino cercò di spogliare il cadavere in modo da far apparire l’omicidio come frutto di un delitto nell’ambito dell’omosessualità. Tra gli oggetti ritrovati accanto al cadavere un visto turistico che faceva riferimento a un volo Iberia da Ibiza a Miami con scalo a Madrid. La polizia rintracciò Forti il quale alla vista degli agenti avrebbe chiesto se erano lì per la morte di Dale Pike, ma in quel momento la notizia della morte non era ancora stata diffusa. Il movente sarebbe stato il fatto che Dale sospettava che Forti stesse truffando il padre approfittando della demenza della quale soffriva. A complicare le cose il fatto che Forti abbia cambiato versione presentando ben 3 scenari diversi agli investigatori.
Chico Forti, i tentativi precedenti e il trasferimento in Italia
Dopo la condanna all’ergastolo numerose personalità dello spettacolo e della politica si sono interessate alla sua vicenda giudiziaria. Alcuni lo ritengono innocente, altri colpevole, altri parte di un complotto del quale poi sarebbe rimasto vittima. Più volte i governi italiani hanno provato a farlo trasferire in Italia senza successo. Forti dovrebbe scontare la pena integrale in un carcere italiano ma gli Stati Uniti obiettavano proprio perché ritenevano che il sistema giudiziario italiano non gli avrebbe fatto scontare l’intera pena con la possibilità di ottenere alcuni benefici che in passato gli erano stati negati dalla giustizia americana. Il caso Forti è diventato mediatico anche a causa dell’elevato interesse del mondo dello spettacolo e della musica, in particolare di Enrico Ruggeri e Andrea Bocelli e dal fatto di essere difeso da Joe Tacopina, avvocato di Donald Trump e presidente della Spal Ferrara, club calcistico attualmente militante nella serie C italiana.
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