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Napoli, un pareggio che sa di amaro. Adesso il Sassuolo

Francesco Calzona, nuovo commissario tecnico del Napoli

Francesco Calzona si trova davanti una sfida veramente impegnativa. Scelto come sostituto di Walter Mazzarri, il vice Sarri e il vice Spalletti ha subito conquistato ed infiammato i cuori dei tifosi napoletani. Grande entusiasmo per l’1-1- al Maradona contro il Barcellona. La rete di Oshimen ma soprattutto la buona resa contro la formazione di Xavi ha promosso a pieni voti le scelte tattiche, i cambi effettuati, la personalità e dunque l’impatto di Francesco Calzona.

Napoli Cagliari, la beffa della zona Cesarini

Ma l’entusiasmo lo sappiamo, è ingestibile e improvviso- così come arriva se ne va, mettendo a dura prova lo spirito dei tifosi e la tempra dei ragazzi nel tentare la rimonta in campionato.  La prima fuori casa è difatti magra e poco consolatoria-  gli azzurri vengono  beffati al 96’ con gol di Luvumbo dopo che per tre volte si ha avuto l’occasione di chiudere la partita: prima con  Politano, poi con Simeone e poi con Lobotka. E mentre per il Cagliari il pareggio suona come una vittoria, per il Napoli questo pareggio pesa sulle spalle come una sconfitta soprattutto perchè dopo un primo tempo equilibrato in cui il Cagliari ha giocato un buon calcio, nel secondo tempo il Napoli è entrato in campo con un appeal differente facendo gran possesso palla e gestendo bene il risultato, fino allo scivolone di Juan Jesus. Victor Oshimen torna a segnare, sbloccando il risultato su assist di Raspadori, ma questo non serve alla vittoria e serve poco alla classifica che lascia il Napoli ancora distante dalle prime posizioni in lizza per la Champions. C’è da dire poi che la rete dell’azzurro è stata la prima segnata in trasferta nel nuovo anno, questo a dimostrazione di come gli azzurri hanno serie difficoltà nel comparto offensivo. Ad oggi purtroppo, il Napoli ha i numeri peggiori del campionato in trasferta, avendo conseguito solo tre vittorie.

alla rincorsa della zona Champions contro il Sassuolo

Mister Calzona è seriamente preoccupato dell’aspetto psicologico della squadra. Lui aveva già dichiarato, appena accettato l’incarico da De Laurentiis,  che il problema del Napoli non è di natura fisica, che i ragazzi hanno bisogno di uno scossone e che bisogna uscire fuori dal tunnel il prima possibile per tentare la rimonta al quinto posto, perché questo è l’obiettivo, o meglio la promessa del nuovo allenatore al presidente azzurro. Intanto domani c’è la sfida col Sassuolo, per il recupero della 21esima giornata, al Mapei Stadium. Gli azzurri sono motivati a fare risultato e accorciare le distanze, anche perché, dati alla mano, questo Napoli è tra i peggiori per rendimento di tutta l’era De Laurentiis.  Calzona potrebbe confermare Zielinski, con Anguissa e Lobotka al centrocampo. Politano, Kvara e Oshimen in attacco, Gollini in porta e Di Lorenzo, Rahmani, Natan e Mario Rui. Tra i non convocati perché non ancora disponibili ci sono Cajuste che lamenta ancora un risentimento muscolare e Ngonge.

Leggi anche Napoli, strada giusta ma non basta

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