La morte di Aleksej Anatol’evič Naval’nyj, attivista, politico e blogger russo, ha lasciato un’impronta significativa non solo in Russia, ma anche tra i politici e i cittadini italiani, che si sono riuniti in Piazza del Campidoglio per commemorare la sua scomparsa. Un altare ai piedi della statua di Marco Aurelio, una gigantografia per ricordare un dissidente morto nel carcere in Siberia a 47 anni, rinchiuso nella colonia penale a regime speciale di Kharp, nella regione artica di Yamalo-Nenets, dove era detenuto. Navalny era in carcere dal gennaio 2021 e doveva scontare una pena di 19 anni.
morte Navalny, la manifestazione a Roma
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, alle 18:40 ha dato il via alla fiaccolata in suo onore, esprimendo solidarietà e vicinanza alla famiglia di Navalny. Poi ha espresso un pensiero per Putin:
Fermatevi! Da quasi due anni piangiamo i morti ucraini e russi, morti a cui si è aggiunta quella di un uomo libero come Navalny. Di lui ci resta in eredità l’amore per la democrazia. Ma siamo convinti che la sua morte sia un chiaro segno di debolezza e paura del regime russo.
Ad unirsi alla commemorazione di Navalny ci sono anche Elly Schlein:
Noi siamo qui contro un regime che non tollera il dissenso e uccide la libertà e siamo qui in solidarietà a tutti quei cittadini russi che anche in questi giorni stanno protestando pacificamente il loro dissenso e per questo vengono arrestati.
Carlo Calenda:
Sono contento che tutte le forze politiche siano qui. Non è una cosa comune per l’Italia. È un segnale importante di solidarietà per chi muore per la libertà.
A prendere le redini del pensiero politico di Navalny è sua moglie Yulia:
Continuerò la battaglia del mio Alexey. Putin me l’ha ucciso con il Novichok, presto vi dirò perché lo ha fatto.
Queste sono le parole della vedova del dissidente russo Alexei Navalny. Yulia è figlia dello scienziato Boris Ambrosimov e di Yulia Ambrosimov. Si è laureata presso l’Università di Economia di Plekhanov, specializzandosi in relazioni internazionali. In tutti questi anni ha sempre cercato di mantenere un profilo basso, rimanendo fuori dalla vita politica di suo marito, ma dopo la morte di Navalny ha affermato con forza che continuerà la lotta del marito anche con l’obiettivo di fare luce sulle cause che lo hanno portato alla morte. “Uccidendo mio marito, Putin ha distrutto metà di me”, dice Yulia. “Intendo continuare il lavoro di Alexei Navalny: continuare a lottare per il nostro Paese. Alexei è stato avvelenato col Novichok”. Ipotesi e teorie non ancora confermate, visto che il corpo è ancora sotto autopsia, ma Yulia crede fortemente in ciò che dice e non ha paura delle conseguenze a cui va incontro sostenendo accuse contro Putin. Secondo la vedova di Navalny, le autorità russe starebbero nascondendo il corpo del marito per consentire alle ultime tracce del Novichok, un agente nervino, di lasciare l’organismo. Durante una passeggiata nel parco, Navalny ha avuto un malore, dopo il quale è deceduto. Yulia è una donna molto determinata:
Non dobbiamo lasciarci intimidire. Dobbiamo sfruttare ogni occasione per lottare contro la guerra, contro la corruzione, contro l’ingiustizia. Lottate per elezioni giuste e per la libertà di parola, lottate per il nostro Paese. Sono pronta con voi a costruire esattamente il tipo di Russia che Navalny vedeva: un Paese in cui la dignità, la giustizia e l’amore sono apprezzati.
morte Navalny, le reazioni in Europa dopo la manifestazione di Roma
Intanto il governo francese ha convocato l’ambasciatore russo a Parigi in merito alla morte di Navalny. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri Stéphane Séjourné durante un suo viaggio in Argentina, aggiungendo che “il regime di Putin, ancora una volta, ha mostrato la sua vera natura”. In Piazza del Campidoglio, le 27 ambasciate dell’UE, più 8 extra UE, compresi gli Stati Uniti, Belgio, Francia, Lussemburgo, Irlanda, Malta, Romania, Grecia, Finlandia, Lituania, Lettonia, Slovacchia, Svezia, Repubblica Ceca, Albania, Norvegia, Macedonia del Nord, Montenegro e la Commissione Europea si sono unite alla fiaccolata per commemorare Alexei Navalny.
Leggi anche Images of a Woman, la tela dei Beatles