Il mese scorso il presidente argentino Milei si era lasciato andare a una battuta sulle isole contese dal suo paese con la Gran Bretagna. Si tratta di una disputa che proprio il 2 aprile compirà 42 anni. Era esattamente il 2 aprile 1982 quando scoppiò la guerra delle Falkland, o delle Malvine, per usare la definizione utilizzata in sud America.
la guerra delle Falkland del 1982
Precisamente nei mesi di marzo e aprile di 42 anni fa, la giunta militare argentina guidata dal generale Galtieri decise di attaccare le isole che erano state inglobate nei territori britannici d’oltreoceano nel 1833. La storia di quel conflitto è lunga e controversa, soprattutto se si considerano le origini. Sia l’Argentina che la Gran Bretagna erano impreparate alla guerra. Da un lato i sud americani reduci da un’esperienza bellica contro i vicini del Cile, si erano preparati esclusivamente a guerre di prossimità commettendo anche errori sulle valutazioni delle possibili reazioni britanniche. Altri errori erano stati commessi nel valutare l’esperienza dei militari di leva, nel non richiamare i riservisti più esperti e sulla mancata neutralità degli Stati Uniti, i quali avrebbero dovuto essere neutrali, ma non poterono per valutazioni di politica internazionale.
Dall’altro lato anche i britannici commisero i loro errori, in primis quello di vendere le portaerei alla marina australiana in un periodo di forti pressioni internazionali.
Falkland evitare lo scontro oggi
Tornando al tempo presente l’ex primo ministro britannico David Cameron ha recentemente rilasciato un’intervista nella quale risponde, indirettamente, al presidente argentino che aveva chiamato le isole con il nome attribuito loro in sud America. Cameron ribadisce che, in ogni caso, non è in discussione la sovranità delle isole. Nonostante l’Argentina continui a rivendicare richieste proprio in tal senso, i due hanno avuto un colloquio molto disteso al forum di Davos del mese scorso. In questo momento però, con 2 guerre in corso, quella tra Russia e Ucraina e quella in Medioriente e con la crisi del Mar Rosso, la parola d’ordine è evitare di creare ulteriori tensioni sul pian internazionali. Tensioni che potrebbero aggravare la situazione economica mondiale interessando anche quegli stati che non sarebbero direttamente coinvolti.
Falkland, le analogie con il 1982 e l’importanza della pace
Nel 1982, come oggi, l’Argentina viveva una situazione interna difficile dal punto di vista economico. Oggi dovrebbe essere percepita, sia nel paese sud americano che altrove, una maggiore stabilità politica. Milei è un presidente democraticamente eletto e non l’espressione assolutistica del potere di una giunta militare. Una guerra nell’emisfero occidentale meridionale non è all’ordine del giorno dei paesi europei né di quelli sudamericani, tuttavia è importante che la dialettica politica resti quella che è senza provocazioni che potrebbero essere fraintese e quindi indispettire le opinioni pubbliche.
Leggi anche Georgia, gemelle si ritrovano dopo 19 anni