Un terremoto di magnitudo 7.1 ha colpito la Cina nordoccidentale, nella zona montuosa della prefettura di Aksu, vicina al confine con il Kirghizistan. La scossa è stata registrata alle ore 2.09 locali (17.09 di lunedì in Italia), con epicentro a 22 chilometri di profondità.
terremoto in Cina, la prima conta dei danni
Il sisma ha colpito principalmente la contea di Wushi, dove si sono registrati danni a case e infrastrutture. Sono state crollate 47 abitazioni e danneggiate altre 73. Il bilancio provvisorio dei feriti è di almeno 50, ma è probabile che aumenti nelle prossime ore. Le autorità locali hanno inviato sul posto squadre di soccorso e di emergenza, che stanno lavorando per prestare assistenza alle persone colpite e per verificare l’entità dei danni.
In seguito al terremoto si sono registrate anche diverse scosse di assestamento, la più forte di magnitudo 5.3. Le scosse sono state avvertite anche in Uzbekistan e in Kazakistan.
il contesto e la prevenzione
La Cina è un paese ad alta sismicità, situato in una zona di collisione tra le placche tettoniche euroasiatica e indiana. Nel corso della storia, il paese è stato colpito da numerosi terremoti distruttivi, tra cui il terremoto del 1976 a Tangshan, che ha causato oltre 250000 vittime. Le autorità cinesi hanno intensificato le misure di prevenzione dei terremoti negli ultimi anni. Sono stati costruiti nuovi edifici antisismici e sono state migliorate le reti di monitoraggio sismico.
Tuttavia, la grande estensione del territorio cinese e la complessità della geologia del paese rendono difficile prevenire completamente i danni dovuti ai terremoti.
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