La questione linguistica in Ucraina è complessa e ha origini storiche profonde. L’Ucraina è un paese multilingue, con due lingue principali: l’ucraino e il russo. L’ucraino è la lingua ufficiale dello stato, ma il russo è parlato da una parte significativa della popolazione, in particolare nelle regioni orientali e meridionali. L’Ucraina è stata parte dell’Impero russo per secoli, seppur non sempre nella sua totalità territoriale. La lingua russa ha avuto un ruolo importante nella vita culturale e sociale del paese. Dopo la Rivoluzione russa del 1917, l’Ucraina ha proclamato la sua indipendenza, ma la lingua russa è rimasta la lingua dominante nelle aree urbane.
Ucraina, la lingua e la cultura dalla fine dell’Unione Sovietica
Dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica nel 1991, l’Ucraina ha iniziato a promuovere l’uso dell’ucraino come lingua ufficiale. Nel 1996, il parlamento ucraino ha approvato una legge che rendeva l’ucraino l’unica lingua ufficiale per l’istruzione, la pubblica amministrazione e i media.
Nel 2012, il governo ucraino ha approvato una nuova legge sulla lingua che riconosceva lo status di lingua regionale al russo nelle regioni in cui la popolazione di lingua russa era superiore al 10%. Questa legge è stata criticata da molti ucraini, che la vedevano come un tentativo di limitare l’uso dell’ucraino.
Nel 2014, la Crimea è stata annessa alla Russia e le regioni di Donetsk e Luhansk sono state teatro di un conflitto armato. In seguito a questi eventi, il parlamento ucraino ha abrogato la legge del 2012 che riconosceva lo status di lingua regionale al russo.
Nel 2019, il parlamento ucraino ha approvato una nuova legge sulla lingua che rende l’ucraino l’unica lingua ufficiale in tutto il paese. Questa legge limita drasticamente l’uso delle lingue minoritarie, tra cui il russo.
Conseguenze
La legge del 2019 ha avuto conseguenze significative per la popolazione russofona dell’Ucraina. L’ucraino è ora la lingua obbligatoria per l’istruzione, la pubblica amministrazione e i media. Le lingue minoritarie sono ammesse solo negli asili e nelle scuole elementari, e possono essere insegnate come discipline, ma non possono essere utilizzate come lingue veicolari. Questa legge è stata criticata da molti osservatori internazionali, che la considerano una violazione dei diritti linguistici delle minoranze. Alcuni esperti ritengono che la legge abbia contribuito a creare le tensioni che hanno portato alla guerra in Ucraina. La questione linguistica in Ucraina è un problema complesso che ha radici storiche profonde. La legge del 2019 ha aggravato il conflitto tra la popolazione russofona e ucrainofona del paese. È probabile che questa questione continuerà a essere una fonte di tensioni in Ucraina per molti anni a venire.
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