La manovra di bilancio del governo Meloni ha ricevuto il via libera dalla commissione Bilancio del Senato, con l’approvazione di quattro emendamenti presentati dal governo e di uno presentato dall’opposizione.
L’emendamento dell’opposizione, che prevedeva un aumento di 40 milioni di euro per il contrasto alla violenza sulle donne, è stato approvato all’unanimità.
Tra gli emendamenti del governo, sono stati approvati quelli che:
- salvano dalle penalizzazioni le pensioni di vecchiaia di medici, dipendenti di enti locali, maestri e ufficiali giudiziari, per i quali la decorrenza dei trattamenti decorre trascorsi 3 mesi dalla data di maturazione dei requisiti contributivi, con una dilazione di un mese per ogni anno successivo al 2023.
- prevedono la rimodulazione dei fondi per il Ponte sullo Stretto, che vengono confermati, con una parte delle risorse prese dal Fondo di coesione.
- stanziano 100 milioni di euro in favore delle Regioni a statuto ordinario per l’anno 2024 per coprire i maggiori costi determinati dall’aumento dei prezzi delle fonti energetiche.
- chiariscono la questione della cedolare secca al 26% per gli affitti brevi, prevedendo che l’aliquota ridotta al 21% si applichi ai redditi derivanti da contratti di locazione breve relativi a una unità immobiliare, individuata dal contribuente in sede di dichiarazione dei redditi.
- prevedono l’accesso nel 2024 al fondo per l’acquisto della prima casa anche per le famiglie numerose.
La manovra di bilancio approderà ora all’Aula del Senato, dove sarà discussa e votata venerdì.
Tra gli emendamenti bocciati dalla commissione ci sono la proroga dello smart working per i lavoratori fragili del settore pubblico e la proroga del Superbonus 110%.
Il governo ha dichiarato che la proroga dello smart working per i lavoratori fragili sarà oggetto di un provvedimento successivo.
In merito al Superbonus 110%, il governo ha dichiarato che è ancora in corso di valutazione la possibilità di una proroga seppure al momento si protende per il no. Infine, il governo ha annunciato lo stanziamento di 100 milioni di euro per fronteggiare il fenomeno del disagio abitativo.
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