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C’è ancora domani, il film italiano campione d’incassi

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A pochi giorni dal compleanno della strepitosa Paola Cortellesi, l’attrice per metà romana e metà abruzzese sta appassionando tutti gli italiani con la nuova pellicola cinematografica C’è ancora domani. Scopriamo più a fondo la pellicola.

C’è ancora domani, film italiano del 2023, che vede il debutto di Paola Cortellesi come regista e interprete nei panni di Delia, vanta un cast stellare. Accanto a lei Valerio Mastandrea nei panni di Ivano, il protagonista maschile; Vinicio Marchioni nelle vesti del personaggio Nino e Giorgio Colangeli nella parte di Sor Ottorino. Tutti capaci con la loro collaborazione di aver dato luce a un film che sta coinvolgendo non solo i telespettatori, ma anche la critica. Il film è stato presentato in anteprima in apertura alla 18a edizione della Festa del Cinema di Roma in concorso nella categoria “Progressive Cinema -Visioni  per il mondo di domani”. La pellicola ha ricevuto due riconoscimenti, il premio speciale della giuria e una menzione speciale come miglior opera prima.

C’è ancora domani, l’idea e le riprese

Questo lavoro nasce dall’inventiva di Paola Cortellesi, che ha scritto la sceneggiatura con Furio Andreotti e Giulia Calenda, ispirandosi alla vita delle donne nel secondo dopoguerra in Italia e ispirandosi a sua nonna e alla sua bisnonna. Le riprese esterne del film sono state girate a Roma nel quartiere Testaccio mentre le ambientazioni interne sono state realizzate presso gli studi di Cinecittà

C’è ancora domani, film campione di incassi

Il sold out di questi giorni è evidente. L’opera prima di Paola Cortellesi ha debuttato il 26 Ottobre 2023 nelle sale cinematografiche italiane, riscuotendo grandi consensi al box office italiano piazzandosi appena dopo Saw X di Kevin Greutert e prima di Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese.
In poco più di un mese dall’uscita al cinema la pellicola ha registrato un incasso di 24.6 milioni di euro, essendo sempre leader giornaliero di incassi ad eccezione di una flessione di pochi giorni al momento dell’uscita di Napoleon di Ridley Scott al debutto nelle nostre sale. I numeri lo candidano a entrare, in questo modo, di diritto nella storia del cinema italiano insieme alla sua regista, attestandogli così il riconoscimento di film italiano più visto dell’anno. Un successo per il cinema e per le sale dato che il tutto esaurito era un ricordo lontano.
Eppure i dati parlano chiaro. Grazie al lavoro della Cortellesi, nelle ultime settimane c’è stato un vero e proprio boom di presenze. Le sale sono tornate a essere piene, dopo un periodo difficile, aggravato anche dalla pandemia, per la maggior parte delle sale cinematografiche italiane. A segnare la vera rivoluzione sono stati i dati infrasettimanali di incassi, soprattutto se pensiamo che la maggioranza degli italiani preferisce trascorrere una serata diversa e di svago, dalle attività pressanti e dalla routine quotidiana.

C’è ancora un domani, il messaggio al di la del cinema

Un titolo emblematico per una rivoluzionaria pellicola capace di lasciare gli spettatori con il fiato sospeso dalla prima scena fino alla fine. il film ha avuto un forte impatto mediatico grazie al largo consenso dei media e dell’opinione pubblica. A sostenerne il successo è sicuramente un periodo storico, come quello attuale, che fa luce su riflessioni e ribellioni, su tematiche legate al femminismo e al patriarcato. Da vera icona tutta italiana, nella pellicola, la Cortellesi racconta la vita quotidiana di una popolana nella Roma del 1946, identificandosi come donna in tutte le madri passate, presenti e future. Racconta così una storia estremamente drammatica, in chiave neorealista, a metà fra la tragedia e la commedia, con uno sfondo in bianco e nero, manifestazione collettiva di un retaggio culturale tutto italiano: giovani donne, figlie, mogli sottomesse alle violenze dei mariti, impossibilitate a studiare e a inseguire i propri interessi, i propri sogni e passioni. L’Italia del film, diviene in definitiva metafora di vita.
C’è ancora un domani da costruire, capace di abbattere le violenze di genere.

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